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Alfano: 'Associazioni imprenditoriali contro nuova Irap'

Napoli - Tra gli interventi di natura fiscale per le imprese introdotti dalla Finanziaria 2008 ci sono la riduzione dell’aliquota IRES (dal 33 per cento al 27.5 per cento) e la riduzione dell’aliquota IRAP (dal 4.25 per cento al 3.9 per cento). Ma...

Tra gli interventi di natura fiscale per le imprese introdotti dalla Finanziaria 2008 ci sono la riduzione dell’aliquota IRES (dal 33 per cento al 27.5 per cento) e la riduzione dell’aliquota IRAP (dal 4.25 per cento al 3.9 per cento). Ma si tratta di una diminuzione puramente formale, visto che la riduzione delle aliquote nominali sarà finanziata attraverso l’eliminazione di alcuni istituti favorevoli alle Pmi. Il riferimento va in particolare alla indeducibilità degli interessi passivi ai fini del conteggio dell’imposta IRES.
«Si tratta di un provvedimento inaccettabile, che avrà conseguenza gravi sul sistema delle Piccole e Medie Imprese, ancora una volta posto di fronte ad una redistribuzione del carico fiscale che non va certo a suo favore – ha dichiarato Emilio Alfano, presidente Api Napoli – Con questo meccanismo non si fa altro che scoraggiare le imprese ad effettuare investimenti e si azzerano i vantaggi di un sistema di incentivi a tasso agevolato, visto che oltre a sostenere gli interessi passivi del finanziamento, le imprese si troverebbero a doverli assoggettare alle imposte.
Inoltre, fatto ancora più grave è la retroattività della misura, che penalizzano quelle aziende che hanno già investito e si sono indebitate, per le quali le regole sono state cambiate a partita già iniziata.
È una misura che mette a rischio la stessa sopravvivenza di molte aziende, poste di fronte ad una nuova Irap, imposta già di per sé iniqua e che nella nostra regione, costretta a ripianare i debiti del settore sanitario, è ancora più gravosa. E lesiva anche delle imprese di minore dimensione che, nonostante il loro potenziale in termini di innovazione, progettualità e know how, non posseggono gli strumenti finanziari in grado di tradurlo in pratica e quindi di dare una spinta all’incremento della propria produttività e di quella della nostra economia. Come Api Napoli chiediamo una mobilitazione di tutte le Associazioni di rappresentanza imprenditoriale, che devono far fronte comune, e un atto di responsabilità da parte di tutte le forze politiche chiamate a votare la misura, affinché sia scongiurato questo pericolo»

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