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Caputo: La Cciaa e' indifferente ai problemi del credito

Caserta - In conclusione dei lavori assembleari di Gafi Sud, il presidente Rosario Caputo nel sottolineare i brillanti risultati sin qui registrati, ha ritenuto opportuno focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti che limitano l’ulteriore crescita...

In conclusione dei lavori assembleari di Gafi Sud, il presidente Rosario Caputo nel sottolineare i brillanti risultati sin qui registrati, ha ritenuto opportuno focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti che limitano l’ulteriore crescita della società di garanzia e fidi per il futuro. In particolare, ha rimarcato – come fattori di successo – la necessità di raggiungere un livello più adeguato di capitalizzazione e la dimensione di un Confidi.
In tal senso, anzi, Caputo ha dichiarato: “In un momento in cui le aggregazioni e le fusioni sono argomenti a cui Ga.Fi. rivolge una straordinaria attenzione, addebito alla locale Camera di Commercio una scarsa sensibilità alle problematiche creditizie. Devo registrare, infatti, che da almeno tre anni l’ente camerale non destina al nostro organismo i contributi necessari e previsti per favorire il processo di capitalizzazione di Gafi che tutti auspichiamo e che in altre realtà italiane è dato pacificamente per acquisito”. Caputo, in particolare, cita l’esempio della Camera di commercio di Napoli. “In altre realtà italiane i problemi del credito hanno di sicuro un maggiore diritto di cittadinanza presso gli enti camerali. Penso a Napoli – ha aggiunto Caputo – dove la locale Camera di commercio destina per i Confidi 5 milioni di euro l’anno. Non mi spiego, pertanto, il comportamento dell’ente camerale di Caserta che in questo modo non solo penalizza oltre 800 soci, ma soprattutto rende anche più fragile Gafi nel confronto con i suoi principali competitor regionali che, quanto ad organizzazione, sono molto distanti da noi ma che per capitalizzazione, grazie alla contribuzione pubblica, sono sicuramente in una posizione di privilegio”.
Il presidente Caputo, inoltre, ha informato l’assemblea con dovizia di particolari e argomentando le azioni intraprese in questo periodo nei confronti della Cciaa ritenendo che “non si può essere indifferenti rispetto ad una realtà imprenditoriale sana e vivace che già sconta gravi ritardi e deficit per le inefficienze amministrative e burocratiche che hanno determinato, ormai, da oltre due anni il Commissariamento della locale Camera di commercio con evidenti penalizzazioni per il sistema produttivo”.
La voce del presidente si è elevata “a totale difesa degli interessi imprenditoriali comuni e di questo straordinario bene collettivo che è Gafi in quanto un rafforzamento del Confidi equivale a rafforzare anche ogni singola impresa aderente nei quotidiani e difficili rapporti creditizi”.
Infine, il presidente ha chiesto ed ottenuto dall’assemblea ampi consensi e mandato sulla linea futura da seguire richiedendo adeguata rappresentanza istituzionale negli organismi preposti per una migliore tutela degli interessi collettivi.

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