rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Cicala: zone franche, Caserta non deve essere esclusa

Caserta - “La provincia di Caserta non deve assolutamente essere esclusa dalla scelte delle tre zone franche che il governo ha individuato per la Campania. Sarebbe una vera iattura per il nostro territorio se, sotto il peso di spinte contrapposte...

“La provincia di Caserta non deve assolutamente essere esclusa dalla scelte delle tre zone franche che il governo ha individuato per la Campania. Sarebbe una vera iattura per il nostro territorio se, sotto il peso di spinte contrapposte, queste sventurata ipotesi dovesse verificarsi. Per la provincia di Caserta sarebbe, con l’ennesima occasione perduta, anche l’ennesima delusione”.
Lo ha detto il presidente di Confindustria Caserta Carlo Cicala, commentando con i giornalisti la decisione di attribuire alla Campania la possibilità di sperimentare tre zone franche, di cui appunto una a Caserta.
Sull’individuazione della quale ha comunque lasciato una porta aperta alla discussione. “Se a Caserta, a Grazzanise o a Marcianise – ha continuato infatti Cicala – questo è un aspetto secondario, che si potrà decidere tutt’insieme, enti locali, associazioni imprenditoriali e dei lavoratori, sulla scorta di un progetto di sviluppo condiviso. In questo senso, peraltro, stiamo sollecitando un confronto con i sindaci che dispongono di aree con i requisiti previsti dalla legge. Certo, sarebbe davvero un’occasione sciupata se, alle tre enclavi della Campania attribuissimo un’esclusiva vocazione commerciale, come alla fine sarebbe se la scelta delle zone franche finisse col ricadere nella sola città di Napoli”.
Il presidente degli industriali argomenta ulteriormente la sua posizione. “Vorrei ricordare che uno degli elementi di vantaggio dell’attrazione degli investimenti delle zone franche è intanto la favorevole posizione geografica – ha aggiunto Carlo Cicala – cui si accompagna una ben sviluppata presenza dell’infrastruttura industriale di attività multiforme, trasporti, aree edificabili per nuovi capannoni industriali, mano d’opera preparata e relativamente economica. Fattori che la provincia di Caserta ha in sovrabbondanza, insieme a quegli elementi di disagio sociale, livello disoccupazionale femminile e giovanile e di degrado ambientale, che pure non a caso giustificano l’istituzione di una zona franca”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cicala: zone franche, Caserta non deve essere esclusa

CasertaNews è in caricamento