L'aeroporto di Grazzanise si fara': c'e' l'impegno del Governo

Qualche problema burocratico, alcuni nodi da sciogliere, ma alla fine l'aeroporto di Grazzanise, in Campania, si fara'. Le notizie che giungono dai ministri del governo Prodi sono confortanti e non lasciano spazio al pessimismo. Lo scalo in provincia di Caserta e', e resta dunque, una delle priorita' per consentire alla Campania di avere in futuro il proprio sistema aeroportuale integrato. L'aeroporto di Grazzanise avra' il compito fondamentale di decongestionare lo scalo cittadino di Capodichino, ormai saturo e non piu' sufficiente per soddisfare le esigenze della citta'.
La realizzazione dell'aeroporto di Grazzanise passa attraverso l'approvazione, dal parte della giunta regionale della Campania, del master plan predisposto dalla Gesac, la societa' che attualmente gestisce lo scalo di Capodichino. Il Piano, inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all'Enac, dovra' ottenere il via libero definitivo. Con la realizzazione del nuovo aeroporto il sistema campano sara' fondato quindi su tre scali: Capodichino, Grazzanise e Pontecagnano. Il calcolo degli investimenti prevede uno stanziamento di 1 miliardo e 400 milioni di euro.
Di questi, 350 milioni sono destinati ai collegamenti stradali e ferroviari, a carico della Regione e dello Stato; 1 miliardo e 100 milioni sono finanziati per le infrastrutture aeroportuali in senso stretto, di cui 535 milioni sono a carico della Gesac. I fondi privati andrebbero cosi' a coprire il 49% dei costi dell'aeroporto di Grazzanise. Capodichino, con ulteriori lavori di potenziamento, diventera' un vero e proprio city aerport, dove sara' focalizzato il traffico nazionale ed internazionale di tipo business. Grazzanise sara' un aeroporto di tipo 4E/F, in grado cioe' di ospitare anche i velivoli di maggiori dimensioni come i Boeing 777 e gli Airbus 380. Gestira' il traffico internazionale ma sara' anche una base per i vettori low cost. Pontecagnano infine sara' lo scalo in grado di accontentare una clientela locale.
Con il potenziamento della pista, dagli attuali 1500 metri, ai prossimi 2100 metri, potra' essere utilizzato per i voli charter ed alcuni low cost. Secondo il master plan della Gesac approvato dalla Regione il 26 novembre 2005, lo scalo di Grazzanise aprira' al traffico aereo nel 2012. L'aeroporto ospitera' principalmente un traffico internazionale e intercontinentale e di tipo leisure (turistico) nazionale e intraeuropeo. Per questo potra' costituire un'idonea base per i voli low cost (a tariffe economiche). A Grazzanise inoltre si potranno sviluppare collegamenti a lungo raggio di linea o charter.
Lo scalo avra' una capacita' iniziale (al 2012) di 5 milioni di passeggeri, con un traffico stimato all'apertura di 2,4 milioni. Traffico espandibile, secondo fasi successive, fino a 24 milioni di passeggeri. Sullo scalo casertano gravera' gran parte dello sviluppo del traffico della Campania nel medio e lungo termine. La consistenza stimata del traffico passeggeri comportera' la realizzazione di 38 banchi check-in e di 5 nastri bagagli. Per gli aerei il progetto prevede 18 piazzole di sosta. Nei giorni scorsi sulla vicenda legata all'aeroporto di Grazzanise e' intervenuto il ministro alla funzione pubblica Luigi Nicolais. ''Ci sono piccoli problemi burocratici. Ma non esiste la volonta' politica di non farlo - ha spiegato il ministro - lo ha detto anche Prodi e non ci sono cambiamenti". E sulla necessita' di accelerare i tempi, si era pronunciato anche il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. "Capodichino e' saturo, non potra' piu' svolgere in prospettiva il ruolo di aeroporto unico della Campania - ha detto Bianchi - la risposta di Grazzanise e' giusta, c'e' solo qualche nodo da sciogliere".
In settimana intanto il sottosegretario ai Trasporti, Andrea Annunziata, ha ribadito che "il governo e' attento e fortemente impegnato affinche' tutte le opere necessarie siano realizzate, un esempio e' l'aeroporto di Salerno-Pontecagnano, che aprira' alle operazioni tra breve o l'aeroporto di Grazzanise - ha confermato - che e' stato inserito dal governo come opera prioritaria per lo sviluppo del territorio".