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Presentato rapporto della Fondazione Mezzogiorno

Napoli - Ventisei miliardi di euro assegnati allItalia per la nuova programmazione Ue 2007/2013, di cui circa 18,9 per le quattro regioni ex obiettivo 1 (Campania, Sicilia, Calabria e Puglia), 9 miliardi di euro per lattuazione del POR 2000-2006...

Ventisei miliardi di euro assegnati allItalia per la nuova programmazione Ue 2007/2013, di cui circa 18,9 per le quattro regioni ex obiettivo 1 (Campania, Sicilia, Calabria e Puglia), 9 miliardi di euro per lattuazione del POR 2000-2006 da destinare ai nuovi interventi nella Regione entro il 2008, 3.9 miliardi di pagamenti complessivi certificati dalla Regione Campania al 30 ottobre 2006, pari a: il 51% circa dei fondi assegnati per il periodo 2000-06. Sono questi alcuni dei numeri contenuti nella ricerca Le prospettive finanziarie Ue 2007/2013. Quali opportunità per Napoli e la Campania presentata questa mattina nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Napoli Lo studio, pubblicato in volume interamente finanziato dalla Camera di Commercio è stato svolto dalla Fondazione Mezzogiorno Europa, (www.mezzogiornoeuropa.it ). La ricerca, articolata in quattro studi, si interroga sulle prospettive di sviluppo che la nuova fase di programmazione finanziaria apertasi in Europa per il 2007/2013 sarà in grado di offrire a Napoli e alla Campania. Alla presentazione dopo i saluti del Presidente della Camera di Commercio di Napoli Gaetano Cola e del Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa Andrea Geremicca, sono intervenuti il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, il direttore del Dipartimento Sviluppo della Presidenza del Consiglio dei Ministri Francesco Boccia, il Consigliere Economico del Presidente della Regione Campania Isaia Sales, il Presidente della Delegazione Italiana del PSE al Parlamento Europeo Gianni Pittella e l economista Massimo Lo Cicero. La ricerca, coordinata da Cetti Capuano e condotta da Pasquale Caccavale, Barbara Guastaferro, Claudio Longobardi e Caterina Nicolais, analizza il Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 ed i suoi effetti sul Mezzogiorno e descrive il quadro politico-normativo della programmazione 2007/2013 e gli indirizzi strategici della Regione Campania. A conclusione, una raccolta di conversazioni, curata da Michele Petriccione e Giulia Velotti, che riflette le opinioni sul tema di autorevoli esponenti del mondo accademico e politico-istituzionale quali Mariano DAntonio, Sabina De Luca, Gianni Pittella ed Isaia Sales.Dallo studio emerge come la nuova fase di programmazione dei Fondi strutturali- dichiara il presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa Andrea Geremicca- si inserisce in un contesto mutato rispetto al ciclo di programmazione precedente. Il punto è capire quali sono stati i limiti, le difficoltà, i successi, le problematiche incontrate nella fase testè conclusa, di modo che la nuova programmazione possa fare tesoro delle esperienze compiute. Da questo punto di vista lo studio pubblicato da Mezzogiorno Europa può essere estremamente utile. Il buon utilizzo dei fondi è una sfida importante per la Campania e per tutto il mezzogiorno che non può perdere quest occasione e che deve vedere in questo processo in prima linea oltre alle istituzioni, il sistema imprenditoriale e le forze sociali organizzate. Lelemento di novità del nuovo programma dovrà essere costituito da un organico piano di interventi di riqualificazione urbana e di sviluppo produttivo innovativo (Piano Integrato Urbano) nellarea napoletana. Ognuno deve fare la sua parte ed il ruolo dellimpresa è fondamentale perché realmente possa esservi un rilancio della Campania e del Mezzogiorno.

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