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Caserta Economia, il primo numero e' sul web

Caserta - Approda sul sito web di Confindustria Caserta il primo numero di "Ce - CasertaEconomia", il giornale on line dell'associazione datoriale di via Roma. Ilperiodico, che si indirizza sia agli associati e sia agli operatoridell'informazione...

Approda sul sito web di Confindustria Caserta il primo numero di "Ce - CasertaEconomia", il giornale on line dell'associazione datoriale di via Roma. Ilperiodico, che si indirizza sia agli associati e sia agli operatoridell'informazione, si può consultare all'indirizzo www.confindustriacaserta.it oanche impostando direttamente www.casertaeconomia.it e, volendo, stampare. Sul primo numero, con la presentazione del direttore responsabile AntonioArricale, una riflessione del presidente degli industriali Caserta, CarloCicala, sulla visita del premier Romano Prodi e il summit di governo a Caserta.Quindi una serie di notizie attinenti alla vita propria dell'associazione e unaserie di indicatori economici. Da segnalare, in particolare, un servizio sottola voce "Internazionalizzazione", con riguardo alla percezione che gliimprenditori hanno della Cina, mercato che rappresenta, secondo i punti divista, un'opportunità o una preoccupazione economica in più. I dati pubblicatisono relativi ad una recente indagine condotta dalla società di consulenzaSummit su imprenditori e top manager.
Di seguito, la riflessione di Cicala sulla visita del presidente del Consiglio aCaserta:
"Molti opinionisti e commentatori politici in questi ultimi giorni si stannointerrogando sul dopo 'seminario di Governo' svoltosi l'11 e 12 gennaio u.s. aCaserta presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.Non tocca certo a chi scrive individuare se sia stata una sconfitta deiriformisti ovvero una vittoria della c.d. sinistra radicale: sono temi chelasciamo volentieri a chi del mestiere di commentare ed analizzare le vicendepolitiche nazionali ne fa una professione.Né tanto meno ci compete discettare sulle decisioni annunciate dal Governo intema di politica economica ed industriale per la Nazione e per il Mezzogiorno e,nemmeno, se si tratti di annunci nuovi o riedizioni di programmi già scritti dailoro predecessori.A noi operatori sul territorio interessa che l'ondata di interesse che hacoinvolto Caserta sotto la luce dei riflettori nazionali ed europei - possa inqualche modo aiutare il territorio a risollevarsi dal dimenticatoio nel quale inquesto ultimo ventennio pare abbandonato.Certo, non è facile ritagliarsi una attenzione per un comprensorio chequotidianamente vive in una sostanziale simbiosi economico-produttiva con laProvincia di Napoli, alla quale vanno indubbiamente ascritti i valori diassoluta ed indiscussa preminenza in termini economici e politici.
Una provincia, tra l'altro, quella di Caserta che, giova ricordare per esempio,non riesce ad esprimere nella Giunta Regionale un Assessore, come inveroottengono altre aree della Campania, meno popolose ma certamente più organizzateper quanto riguarda la rappresentanza politica e che, a livello governativo,esprime un unico, seppur validissimo, Sottosegretario di Stato.
La pervicace ostinazione delle Organizzazioni Sindacali, però, ha ottenuto peril prossimo 7 febbraio un primo significativo riscontro all'appello delterritorio, con la convocazione a Palazzo Chigi di una apposita riunione perdiscutere sulle situazioni occupazionali più urgenti.Alla luce di queste considerazioni solo accennate appare dunque ancor piùmeritorio lo sforzo e l'impegno di coloro che sono riusciti, nel portare aCaserta una fase decisoria importante per il nostro Paese, ad ottenere perTerra di Lavoro una attenzione mediatica mai raggiunta, una volta tanto non perfatti di cronaca a cui i media sembrano particolarmente solerti ed attenti.
Questi nostri uomini politici hanno inteso certamente candidare Caserta non per dimostrare principalmente le rinomate doti di accoglienza ed ospitalitàcittadina agli illustri ospiti ma, piuttosto, a modesto avviso di chi scrive,per tentare una abile ma corretta operazione di recupero di attrattivitàpolitica, di riscatto di posizioni, di recupero nella lunga fila delle attese.Un'azione perseguita nei confronti di una classe governativa negli ultimivent'anni spesso distratta da vicende portate all'attenzione esclusivamentedagli esponenti locali presenti nel Governo, ai quali fanno riferimento inquel determinato momento storico le alleanze di maggioranza parlamentare epolitiche.
Noi non sappiamo oggi determinare se e in che misura l'intelligente operazionepolitica ha sortito effetti concreti; ma sappiamo, però, con altrettantacertezza che è necessario sostenere tale azione ad ogni livello, cogliendoquesta opportunità unica e trasformarla in una chance per il Governo. Un'opzione per Prodi e dei Suoi Ministri per di dimostrare che una situazionecertamente non facile può essere trasformata in un'occasione di sviluppo.Il ruolo ed il compito che alle realtà economiche ed imprenditoriali dellanostra provincia oggi spetta è quello di dare convinto sostegno e realesupporto al governo del territorio che ha operato un abile sorpasso all'esternodi una lunga fila.
Ora tocca alla classe imprenditoriale, proseguendo con la parafrasi, utilizzareal meglio il telepass".

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