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Filiera bufalina, Cortese: 'Patto formativo importante'

Caserta - "Il patto formativo locale è un nuovo strumento di programmazione negoziata, cheha come obiettivo quello di favorire il coordinamento dei soggetti che operanosu uno stesso territorio di riferimento, al fine di migliorare la qualità...

"Il patto formativo locale è un nuovo strumento di programmazione negoziata, cheha come obiettivo quello di favorire il coordinamento dei soggetti che operanosu uno stesso territorio di riferimento, al fine di migliorare la qualità delleazioni di formazione. Sotto questo aspetto il patto formativo può diventare unostrumento formidabile per la crescita e lo sviluppo di una filiera produttivasempre che se ne colga appieno lo spirito informatore. Vale a dire, evitare laframmentazione e favorire le politiche e valorizzazione delle risorse locali e,in ultima analisi, dell'occupazione".
Lo ha detto Bruno Cortese, presidente della sezione Agroalimentare diConfindustria Caserta, soggetto capofila del Patto formativo locale dellafiliera bufalina, tornando sulla polemica accesa dalle associazioni provincialiColdiretti, Cia e Confartigianato che hanno disertato, l'altra sera, il tavoloistitutivo ritenendo a torto - illegittima la posizione dell'associazione degliindustriali nel ruolo di soggetto capofila."Questo nuovo strumento ha l'obiettivo di cogliere al meglio gli aspetticonnessi alle peculiarità del territorio; di ricostruire le azioni secondologiche di filiera produttiva; di rafforzare i processi generati dalleiniziative di sviluppo territoriale; di facilitare lo svolgimento di processi dipartecipazione; di introdurre modalità procedurali che assicurino efficienza eefficacia delle azioni", ha ricordato Cortese. E ha aggiunto: "La polemica diColdiretti, Cia e Confartigianato è chiaramente strumentale e in mala fede. Essa tradisce, infatti, non soltanto un'ignoranza spaventosa e preoccupantedella disciplina che regola lo strumento regionale varato dagli assessoriCozzolino e Gabriele, ma anche una gretta posizione riconducibile a meriinteressi di bottega che nulla hanno a che fare con lo sviluppo delle categorierappresentate, e più in generale con delle attività produttive e delterritorio".
Peraltro, "il tavolo costitutivo del Patto ha registrato l'adesione di molti edautorevoli enti, istituzioni e associazioni", ha ricordato Cortese. Allariunione del 23 scorso, infatti, hanno partecipato, oltre alla Provincia con gliassessori Francesco Capobianco e Domenico Dell'Aquila, il comune di Caserta conl'assessore Arturo Gigliofiorito, la Seconda università degli studi di Napolicon i professori Benedetto Di Blasio e Raffaele Martone, Raffaele Garofalo(presidente dell'Associazione nazionale allevatori bufalini), Pasquale Vigliottie Roberto Rossano (Consorzio Mozzarella di Bufala), Pasquale Franzese (IlcMandara), Giuseppe Bartolommei (Ascom Confcommercio), Pasquale Giglio(Confesercenti), Tommaso Picone (Confagricoltura), Pietro Monaco (Confapi),Alessandro Fucci (Solving), Michele Izzo (Ga.Fi Sud), Vincenzo Iasimone eVincenzo Martorella (Associazione Cuochi Casertani), Giuseppe Staro (Scuolad'Impresa), Benedetto Arricale e Antonio Galloro (Cgil Flaai), MicheleColamonici (Cgil), Carmine Crisci (Cisl), Antonio Farinari e Mariarosaria Arena(Uil), Aldo Assirelli (Cisal) e Gustavo Cementano (Ugl).

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