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Turismo, Marzano: Si rischia di perdere occasione

Caserta - Gli operatori casertani dell'industria turistica, in particolare del compartoalberghiero, reclamano un'adeguata attenzione da parte degli amministratorilocali e, soprattutto, iniziative concrete e spendibili in termini di offerta.Lo...

Gli operatori casertani dell'industria turistica, in particolare del compartoalberghiero, reclamano un'adeguata attenzione da parte degli amministratorilocali e, soprattutto, iniziative concrete e spendibili in termini di offerta.Lo hanno detto a voce alta, nel corso dei lavori assembleari della sezioneTurismo di Confindustria Caserta, che si è svolta oggi pomeriggio presso la sededell'associazione datoriale. Riunione che ha tracciato, appunto, un quadro dellasituazione economica del settore, sotto il profilo turistico, tutt'altro chefelice. Aspetto, questo, è stato rimarcato, tanto più grave se si considera laquantità e soprattutto la qualità dell'offerta ricettiva. Univoco, in questo senso, il messaggio consegnato dai rappresentanti dei piùimportanti alberghi di Caserta e provincia (dal nuovissimo Crowne Plaza alJolly, dal Vanvitelli, al Novotel, all'Holiday In) al presidente della sezioneFrancesco Marzano. "La gestione delle politiche del settore richiedono unasvolta a 180 gradi", hanno detto. "E' ora di dire basta ad iniziativeimprovvisate, che oltre a non riempire gli alberghi hanno anche il torto disprecare il pubblico denaro e, in ogni caso, di sottrarre importanti risorsealla promozione vera settore".
La posizione degli albergatori prende spunto dal recente vertice di governo aCaserta, che ha acceso un notevole fascio di luce mediatico sulla città, ma cherischia di passare infine come l'ennesima occasione sprecata. Infatti nonostantei più che probabili riverberi che l'evento avrà ancora nei prossimi mesi sullastampa e nell'immaginario collettivo - hanno sottolineato gli albergatori -l'evento rischia di spegnersi senza alcun effetto positivo per il settoreturistico.
E' con questo timore, per esempio, che si sottolinea un aspetto della gestionedell'evento non proprio brillante dal punto di vista della promozione turistica.Al di là della visita scontata di parlamentari e ministri al Palazzo Reale, o diquella "improvvisata" del premier a San Leucio - hanno rilevato infatti glialbergatori - è incredibile come nessuno dei referenti istituzionali del settoreabbia avvertito l'esigenza di proporre momenti di promozione extra, riservatimagari ai numerosi giornalisti della carta stampata e delle radio e televisioninazionali che hanno seguito l'evento. Insomma, il timore è che le i riflettoriaccesi soltanto di riflesso sulla storia, la cultura e i monumenti piùrappresentativi di Caserta restino tali. E, dunque, destinati a spegnersi senzaalcun ritorno in termini di presenze turistiche. Una riflessione, questa, che trova pienamente d'accordo il presidente dellasezione Marzano, il quale ha affondato, se possibile, anche di più la lama nellapiaga. "Occorre una svolta significativa da parte di tutti nell'affrontare iproblemi del settore, cominciando magari dallo sforzo di comprensione deitermini e dei fenomeni che ciascuno deve fare, sgombrando il campo innanzituttoda un equivoco di fondo. Non è possibile, cioè, continuare a parlare di eventiche sono e restano di prossimità quali, ad esempio, la programmazione di unaserie di spettacoli, pensando o facendo credere che si tratti di fenomenituristici. No, se si continua su questa strada - ha detto Marzano - si dovràsemplicemente dire che l'amministrazione pubblica si è messa a farel'impresario, non certamente politiche per il turismo". Su mandato dell'assemblea, nei prossimi giorni, Marzano promuoverà proprio suquesti temi un serrato confronto con i rappresentanti del settore degli entilocali e delle istituzioni preposte.

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