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Domenica, 28 Aprile 2024
Cultura Orta di Atella

Un progetto di ricerca per scoprire la storia dell'antica Atella

L'’obiettivo è ricostruire il passato dell’insediamento fin dalle fasi più antiche, tracciando la forma della città romana e del suo territorio

Presentato il progetto "Atella. Una carta archeologica per la città invisibile", nuovo strumento di coprogettazione tra istituzioni del territorio per lo sviluppo della ricerca, della tutela e della valorizzazione del territorio campano. Il progetto ha l’obiettivo di ricostruire la storia dell’insediamento fin dalle fasi più antiche, ricostruendo la forma della città romana e del suo territorio senza trascurare le fasi precedenti e successive. La ricerca coinvolgerà in particolare lo spazio urbano dell’antica Atella, area oggi estesa tra i comuni di Sant’Arpino, Sant’Antimo, Succivo, Orta d’Atella e Frattaminore.

La ricerca sulla topografia archeologica di Atella sarà un esperimento di archeologia globale: infatti, nel progetto entreranno in gioco saperi umanistici e discipline scientifiche, attraverso l’applicazione integrata di strumenti tecnologici e di indagini non invasive (geofisica, telerilevamento, e altro ) con lo scopo di conoscere la storia della città, in larga parte ancora invisibile, definendo la topografia della viabilità antica, lo sviluppo della cinta muraria, la posizione e le caratteristiche architettoniche dell’area pubblica monumentale. Il progetto archeo-topografico sarà avviato con il coinvolgimento attivo di studenti e ricercatori della Federico II e di altri enti di ricerca italiani e stranieri: le attività saranno parte di un ampio intervento di conoscenza, tutela e fruizione del paesaggio storico atellano, condotto con la collaborazione delle Istituzioni locali, i comuni di Sant’Arpino e Frattaminore, secondo i principi dell’archeologia pubblica, e con il coinvolgimento inclusivo della comunità locale, del mondo delle imprese, dell’associazionismo, della cultura e della scuola.

 Tra Sant’Arpino e Frattaminore, infatti, la periferia odierna corrisponde con il cuore della città antica, ancora in larga parte invisibile. Il team di ricerca, coordinato dai responsabili scientifici Prof. R. Brancato (DSU-Università Federico II), Dott.ssa I. Matarese (SABAP CE-BN) e Dott. L. Di Franco (SABAP AREA MET), lavorerà attivamente per legare la ricerca non solo alla creazione del parco archeologico ma anche a una narrazione condivisa degli spazi risparmiati dall’espansione edilizia del XX secolo: in tal modo la realizzazione della carta archeologica di Atella sarà un progetto di archeologia pubblica poiché funzionale al processo di rigenerazione urbana già in atto nei comuni di Frattaminore e Sant’Arpino. A curare la promozione per conto della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento sarà la dottoressa Mariangela Mingione.

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