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Cultura

I baby camorristi di Saviano al cinema con 'La paranza dei bambini'

Lo scrittore casertano ha curato la sceneggiatura del film, in concorso al Festival di Berlino

Accoglienza da star per Roberto Saviano, impegnato martedì al Festival di Berlino per la presentazione de “La paranza dei bambini”, il film diretto dal regista Claudio Giovannesi, e sceneggiato dallo stesso scrittore casertano, basato proprio su un libro dell’autore di ‘Gomorrra’.

Il film ha infatti ottenuto una accoglienza caldissima alla Berlinale, mentre oggi è atteso il suo debutto nelle sale cinematografiche italiane. La pellicola, l’unica italiana in gara alla 69esima edizione del festival tedesco, racconta la storia di un gruppo di ragazzi che vive una vita al limite tra i vicoli del rione Sanità di Napoli.

"La camorra – dice Saviano - è l'unica struttura che accetta dei giovanissimi ai vertici. Eppure per questi 'paranzini', ragazzini criminali diventati comuni in tanti paesi del mondo (dall'Albania al Brasile), c'è un'aspettativa di vita pari a quella nel Medioevo, ma questo sembra non essere un problema". I desideri di questi ragazzi "non sono più quelli del ghetto, ma sono gli stessi di tanti ragazzi delle metropoli europee solo che per loro c'è una lampada di Aladino che è la pistola". Anche i genitori che si vedono in questo film, che potrebbe aspirare a tutto diritto ad entrare nel Palmares di questa edizione di Berlino, tra l'altro molto sottotono, " non sono affatto autorevoli. Sono quelli che cedono la loro stanza ai figli quando diventano 'paranzini' e anche le stesse banche, va detto, alle famiglie con dei ragazzi legati alla criminalità concedono più facilmente un mutuo". Infine una pillola di saggezza sull'amore: "I mafiosi considerano l'amore, una cosa da femminielli - dice Saviano -. Loro pensano che devi sposare chi non si ama troppo perché l'amore passa, ma la famiglia no".

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