rotate-mobile
Cultura Sparanise

“Padre Semeria e l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia”: il nuovo libro dei Mesolella

L'opera nata in occasione del centenario della fondazione dell’Istituto

L’ultimo libro di Giovanni e Paolo Mesolella bisogna leggerlo con attenzione perché ripercorre con dovizia di particolari, testimonianze e ben 628 note, un periodo storico molto caro agli sparanisani e a quanti hanno avuto modo di conoscere l’azione educativa e caritativa dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia. Il periodo della guerra e il dopoguerra nella città insignita della medaglia d’oro al valor civile ha lasciato tracce indelebili e uomini che non è possibile dimenticare: Padre Semeria, mons. Francesco De Felice, don Francesco D’Angelo, suor Innocente, suor Teresa D’Angelo, suor Giuliana D’Angelo e suor Alceste Arciero.

E’ stato appena pubblicato su Amazon l’ultimo interessante libro di Giovanni e Paolo Mesolella “Padre Semeria e l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia”, edizioni Il Mezzogiorno, pagine 290. Il libro, ricco di testimonianze e foto d’epoca, ricorda Padre Semeria, l’Orfanotrofio femminile ma anche il Campo francese, il Diario di guerra dell’orfanotrofio e racchiude contributi inediti su mons. Francesco De Felice poeta e filosofo sparanisano, Don Francesco D’Angelo tenente cappellano tre volte condannato a morte dai nazisti e su suor Innocente, superiora dell’orfanotrofio sparanisano che fu al capezzale di Padre Semeria.

Il libro è nato in occasione del Centenario della fondazione dell’Istituto Padre Giovanni Semeria di Sparanise (1923-2023) e si presenta diviso in tre parti. Quella descrittiva, che contiene un’organica introduzione al pensiero e all’opera di Padre Semeria, all’ultima settimana trascorsa nell’istituto sparanisano, prima della sua morte, avvenuta nel marzo 1931. Segue il ricordo che la morte di Padre Semeria ha lasciato nella stampa dell’epoca (dalla Civiltà Cattolica all’Osservatore romano, dal Corriere della Sera al Corriere d’America ai numerosi giornali stranieri), la documentazione essenziale relativa alla Causa della sua canonizzazione e il ricordo di due sacerdoti ed educatori sparanisani che oltre a rappresentare un motivo di orgoglio per il paese, hanno avuto uno stretto legame con l’istituto e con l’Opera Nazionale: mons. Francesco de Felice e don Francesco D’Angelo. Il libro inizia con il ricordo di

“Padre Semeria tra realtà e profezia”, scritto dal suo biografo Giovanni Mesolella che spiega “Perché ricordare Padre Semeria”, rintraccia il grande barnabita nella stampa del tempo e ripercorre il suo processo di canonizzazione; la seconda parte invece presenta i contributi del prof. Paolo Mesolella, che ricorda il Campo francese, la prima Colonia Agricola e l’ orfanotrofio femminile, poi il Diario di guerra dell’orfanotrofio e in appendice, dà la parola ai testimoni: il Generale Andrea Cucino, suor Eduarda, Padre Benvenuto Valerio Secchele, don Rodolfo Atzeni, Alfio Schiaccianoci. Un libro interessante che ha lo scopo di ricordare ai distratti, (e sono tanti) l’Istituto padre Giovanni Semeria di Sparanise che don Giovanni Minozzi descrisse così: “E’ la più grande e la più simpatica nostra Colonia agricola femminile. Ivi morì Padre Semeria il 15 marzo 1931, bloccato dalla polmonite doppia che lo divorava da giorni. E’ come un tempio sacro per noi. La guerra ultima ci s’impantanò per mesi e mesi, costringendo le nostre orfanelle a viver sotto terra in un cantinone sprofondato a 17 metri vigilate dalle suore della Sacra Famiglia con a capo Suor Innocente, che dette prove eroiche di santità. Tutte le truppe di colore passarono per la bella terra desolandola. Ci furono distrutti otto padiglioni. Entro l’orto, ridotto per i carriaggi a parco e lasciatoci peggio di una sassaia, caddero 16 bombe fortunatamente inesplose. Il comando del Gen. Clark era in casa nostra”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Padre Semeria e l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia”: il nuovo libro dei Mesolella

CasertaNews è in caricamento