Lotta alla violenza di genere, esperti a confronto
Durante il convegno è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra l'associazione Io Emancipo e il Comune. Verrà aperto uno sportello antiviolenza
“Occorre sradicare la cultura della violenza puntando sui luoghi chiave per la crescita di una persona come la famiglia e la scuola. Dobbiamo educare i nostri giovani alla non violenza, non deve esser visto come un normalità uscire di casa con un coltello in tasca e usarlo. Caserta ancora piange Gennaro Leone, vittima di una mala movida”.
Sono le parole del vescovo di Caserta Pietro Lagnese nel convegno “Diamo voce al silenzio. I vari volti della violenza” che si è tenuto venerdì 15 marzo alle 17 presso l’auditorium “Giovanni Paolo II“ a Vitulazio. Dopo l’intervento di Monsignor Lagnese è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa tra il Comune di Vitulazio nella persona del sindaco Antonio Scialdone e della vicesindaco Melania Russo e l’Associazione “Io Emancipo APS nella persona del presidente dell’associazione Lucia Portento e del vicepresidente Giovanni Del Prete.
Sono seguiti i saluti di Maria Luigia Iodice, Consigliere Regionale della Campania che ha offerto il suo contributo spiegando come debba essere “debellato un linguaggio violento con una revisione dei testi musicali come la trap o una consapevolezza dei termini utilizzati dagli influencer”. Giovanni Galano, Garante Infanzia e Adolescenza Campania ha spiegato l’importanza dell’accettazione dell’altro, del diverso con la cura ai modi di esprimersi anche non verbali “il bullo è colui che si esprime con la violenza perchè non ne conosce altri”. Il primo cittadino di Vitulazio Antonio Scialdone, ha posto l’attenzione sull’importanza della sottoscrizione del protocollo d’intesa “come atto concreto per dar vita a modalità condivise per la tutela delle vittime di violenza e dei minori”; Maria Melania Russo, vicesindaco di Vitulazio, ideatrice, promotrice e regista di questo particolare evento – progetto ha spiegato l’importanza dell’apertura del centro antiviolenza sul territorio di Vitulazio “perchè le donne possano sentirsi meno sole e che abbiano la consapevolezza che siano seguite fin dall’inizio, senza vergogna, accolte in una rete nel loro percorso, si spera di rinascita”.
Gli interventi offerti da Giovanni D’Onofrio, Presidente della I sezione civile del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e da Gionata Fiore, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sono stati fondamentali per apprendere l’approccio del sistema giudiziario alla violenza. “Una notizia di reato intercambiabile tra le varie giurisdizioni civili e penali con la possibilità di una comunicazione fluida tra gli organi istituzionali” secondo quanto spiegato dal presidente D’Onofrio. La celerità nella risposta di giustizia con indagini lampo e arresti in flagranza grazie alla Riforma Cartabia sono stati esplicati dal pm Fiore con la rassicurazione che “la Procura si attiva nell’immediato e c’è una concreta risposta di giustizia”. Il luogotenente Crescenzo Iannarella, comandante della stazione carabinieri di Vitulazio col suo intervento ha invitato la cittadinanza a considerare “la caserma con un luogo di tutti, che non sia visto come l’ultima spiaggia della denuncia ma anche nella fase iniziale di quelle situazioni che poi possano degenerare, dove i cittadini possano sentirsi capiti, accolti, senza paura”.
Giuseppe Scialla, componente del comitato Ministeriale “Media e Minori” del MISE ha spiegato l’importanza del linguaggio non violento, dall’attenzione dei genitori all’utilizzo dei metodi di comunicazione dei propri figli. “Occorre un maggiore controllo di ciò che viene mostrato all’esterno, sulla rete”. Le conclusioni sono state affidate alla presidente dell’associazione Io Emancipo Lucia Portento che nei ringraziamenti ai partecipanti ha posto l’imporanza sul “fare rete perchè solo attraverso una comunicazione plurisoggettiva si può affrontare in modo mirato e radicale un fenomeno ancora patologico”.
