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Cronaca Mondragone

Regge la tregua nella ‘zona rossa’, effettuati 1500 tamponi

Le forze dell’ordine hanno stretto il cordone attorno ai Palazzi Cirio. Ma resta la tensioni tra italiani e bulgari

Regge la tregua nella ‘zona rossa’ di Mondragone dopo la guerriglia di giovedì ed il raid con una molotov nella notte di venerdì (che fortunatamente non ha provocato danni). La situazione sembra essere tornata alla normalità anche grazie all’aumento delle forze dell’ordine che presidiano l’area attorno ai Palazzi Cirio, quei cinque palazzi dove si è sviluppato il focolaio che ha costretto il governatore della Campania Vincenzo De Luca a firmare il provvedimento di chiusura e quarantena.

Stretto il cordone attorno alla 'zona rossa'

Le forze dell'ordine, a cui si sono aggiunti i Baschi verdi della Guardia di Finanza e gli agenti del Reparto Mobile della Polizia, hanno stretto il cordone della zona rossa, uno spazio limitato a cinque palazzoni. I bulgari, tranquillizzati dalla distribuzione di generi alimentari da parte della Protezione civile, restano affacciati ai balconi. Nel resto del centro del litorale domizio i residenti, tutti con mascherina, anche in strada, mostrano qualche sintomo di insofferenza per le tv, che danneggerebbero lo sforzo di ripresa turistica del territorio. La tensione per la difficile convivenza coi bulgari c’è ancora, ma per ora non si segnalano ulteriori problemi. Si prova, lentamente, a tornare alla normalità.

Effettuati 1500 tamponi: primi dati fanno ben sperare

Nell’area circostante ai Palazzi Cirio, intanto, si continuano ad effettuare tamponi così come annunciato nei giorni scorsi dal presidente della Regione De Luca. Stando a quanto comunicato dal consigliere regionale della zona Giovanni Zannini (finito al centro del ‘fuoco amico’ per le sue parole contro i bulgari) alle ore 14 di oggi erano stati effettuati circa 1500 tamponi, dei quali 324 già processati con esito negativo. Cosa che fa ben sperare sul fatto che il contagio da coronavirus non sia andato oltre l’area dei Palazzi Cirio a causa dell’invasione della ‘zona rossa’ di giovedì scorso.

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