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Cronaca Capua

Zagaria tira in ballo un big della politica: "Gli ho fatto prendere mille voti"

Nervi tesi con l'assessore Taglialatela. Il pentito: "Lo pagavo per sapere dei lavori", la replica: "Solo falsità"

"Abbiamo fatto campagna elettorale per un big della politica". Lo ha riferito Francesco Zagaria, l'imprenditore del clan diventato collaboratore di giustizia, nel corso del processo a carico dell'ex sindaco di Capua Carmine Antropoli e degli ex assessori Guido Taglialatela e Marco Ricci.

Zagaria, interrogato dal pm della Dda Maurizio Giordano, ha spiegato di essere un collettore importante di voti a Capua, anche grazie all'opera di un suo amico dipendente di una banca di Santa Maria Capua Vetere. "Abbiamo fatto la campagna elettorale per un politico forte - ha detto ai giudici Zagaria - Un eurodeputato al quale a Capua abbiamo fatto prendere oltre mille voti". 

Zagaria ha anche parlato di un gancio interno al Comune di Capua dal quale veniva a conoscenza dei lavori da fare. La talpa, secondo Ciccio 'e Brezza, era l'ex assessore Guido Taglialatela. "Taglialatela mi faceva sempre sapere dei lavori ed io a Pasqua o a Natale gli facevo regali e gli davo anche soldi - ha detto Zagaria - Per la campagna elettorale del 2011 gli ho dato 4mila euro, mentre per quella del 2016 gli ho dato 6mila euro. Complessivamente gli ho dato circa 20mila euro che gli consegnavo presso il caseificio".

Zagaria ha riferito anche di un episodio che vide come protagonista Taglialatela che venne schiaffeggiato ed avrebbe contattato Ciccio e Brezza per vendicarsi. Dichiarazioni che hanno fatto sbottare Taglialatela che ha reso dichiarazioni spontanee a margine dell'udienza. "Nessuno può pensare che io mi sia rivolto a lui. Non ho risposto alla provocazione e quella sera stessa mi chiarii con questa persona". Per l'ex assessore quelle di Zagaria "sono solo falsità che mi ledono moralmente".

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