rotate-mobile
Cronaca Casapesenna

Zagaria, messaggi in codice dietro il tentativo di suicidio

L'ipotesi al vaglio della Procura di Napoli che ha aperto un'indagine

C’è un immediato risvolto giudiziario al tentato suicidio, avvenuto questa mattina, del boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria mentre era in video conferenza dal carcere di Milano Opera per l'udienza del processo per il duplice omicidio di Antonio Bamundo e Michele Iovine.

La Procura della Repubblica di Napoli “sta valutando la rilevanza penale della condotta tenuta da Zagaria”. Il boss, detenuto nel penitenziario milanese in regime di 41 bis, stava protestando contro la fiction televisiva andata in onda nei giorni scorsi sulla Rai, nella quale si racconta la sua cattura.

Zagaria ha cercato di rilasciare delle dichiarazioni spontanee ma il presidente gli ha tolto la parola, ritenendo l'argomento non pertinente al processo. Il boss si è quindi avvolto intorno al collo il filo del microfono accennando a un tentativo di suicidio subito interrotto dall'intervento degli agenti della Polizia penitenziaria. Nei giorni scorsi l'ex capo clan ha chiesto un risarcimento di 100mila euro, da dare in beneficenza, per i danni d'immagine che la fiction gli avrebbe arrecato.

 A quanto si è appreso, la procura intende esaminare attentamente l'intervento di Zagaria - detenuto in regime di 41 bis - per accertare anche se il boss abbia tentato di inviare all'eterno messaggi trasversali e mafiosi ''in codice''.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Zagaria, messaggi in codice dietro il tentativo di suicidio

CasertaNews è in caricamento