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Cronaca Casapesenna

Zagaria resta ai domiciliari, i giudici "bocciano" il decreto Bonafede

Atti alla Consulta per valutare i profili di incostituzionalità del decreto del ministro: "Contiene preoccupanti aspetti di limitazione della magistratura"

Pasquale Zagaria resta ai domiciliari. Il tribunale di Sorveglianza di Sassari "boccia" il decreto del ministro Alfonso Bonafede, che aveva imposto di rivalutare ai magistrati sardi il caso dopo la concessione della detenzione domiciliare a Brescia, e rimette la decisione alla Corte Costituzionale.

I giudici, accogliendo parzialmente le questioni di legittimità costituzionale sollevate dai difensori di Zagaria - gli avvocati Andrea Imperato, Angelo Raucci e Lisa Vaira - hanno confermato la preminenza del diritto alla salute e la tutela del diritto all'umanità della pena oltre a ribadire l'autonomia della magistratura che, da Costituzione, è "indipendente da ogni altro potere". Insomma, il decreto con cui si è imposta una rivalutazione "contiene preoccupanti aspetti di limitazione della sfera di competenza dell'autorità giudiziaria". 

Il procedimento è sospeso in attesa delle decisioni della Corte Costituzionale con Zagaria che resta, dunque, ai domiciliari per 5 mesi, come sancito dal precedente provvedimento. "Siamo molto soddisfatti - commenta l'avvocato Imperato a Casertanews - I giudici hanno accolto alcune delle questioni di legittimità costituzionale sollevate dai difensori. In particolare quella dell'indipendenza della magistratura". 

Zagaria, detto Bin Laden e fratello del capoclan Michele Zagaria, resta nell'abitazione in provincia di Brescia. Nei giorni scorsi era stato ricoverato per un peggioramento delle sue condizioni di salute ma è stato dimesso ed ha atteso la decisione del Tribunale di Sorveglianza a casa. 

Quella di Pasquale Zagaria è stata una scarcerazione che ha fatto parecchio rumore, almeno per l'eco mediatica che le è stata riservata, con il clamore che ha portato alle dimissioni del capo del Dap Francesco Basentini. Lo scorso 24 aprile, il Tribunale di Sorveglianza sardo aveva disposto gli arresti domiciliari per Pasquale Zagaria alla luce dei suoi gravi problemi di salute, per i quali non poteva proseguire la cura a Sassari a causa dell'indisponibilità della struttura sanitaria riconvertita per la cura del Covid-19. 

Nei giorni scorsi il senatore Mario Michele Giarrusso ha depositato un'interrogazione al Ministro Alfonso Bonafede paventando l'ipotesi di una possibile trattativa, per far cessare le rivolte scoppiate nelle carceri durante la pandemia, che sarebbe alla base del decreto con cui l'amministrazione penitenziaria ha 'scarcerato' circa 500 detenuti per reati di mafia, tra cui proprio Pasquale Zagaria. 

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