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Cronaca Casapesenna

Zagaria e quella ‘passione’ per i centri commerciali da rischiare lo scontro coi clan rivali

Dal Centro Campania al Jambo, la famiglia dell’ex primula rossa ha sempre tenuto un occhio di riguardo per i grandi investimenti commerciali nel casertano. Ed ora tutti attendono le parole del ‘rivale’ Schiavone jr

Fare soldi era l’unica cosa che contava. Anche perché erano l’unica cosa che tenevano in piedi le organizzazioni criminali. Ed è proprio seguendo la scia del denaro (soprattutto contante) che la Dda è riuscita, negli anni, a ricostruire tutti gli interessi della famiglia Zagaria in provincia di Caserta. E dagli atti delle sentenze emesse e dei processi in corso, un dato sembra essere chiaro, cioè l’esistenza di una “passione” del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria e della sua famiglia per i centri commerciali in provincia di Caserta. 

Un dato arriva dalla sentenza emessa per le estorsioni sulla realizzazione del Centro Commerciale Campania di Marcianise, dove è stato condannato Pasquale Zagaria, fratello di Michele. Ed agli atti emerge il tentativo del clan dei Casalesi di entrare in un territorio già controllato dal clan Belforte, al punto da arrivare quasi allo scontro coi boss di Marcianise che, all’epoca, gestivano l’operazione, con in testa Michele Froncillo, poi divenuto collaboratore di giustizia e ritenuto dal gip Chiaromonte “credibile ed attendibile” nei riscontri pur non potendo utilizzare, come prova, le dichiarazioni della vittima delle estorsioni.

Una situazione simile a quella che si è venuta a creare al centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta. Qui sarà interessante ascoltare le dichiarazioni di Nicola Schiavone, figlio di Sandokan, che nella prossima udienza sarà presente in videocollegamento. Ma già dai verbali ‘firmati’ alla Procura Antimafia emerge un dato chiaro, cioè quell’interesse diretto di Michele Zagaria arrivato al punto tale che in tanti pensavano fosse il vero proprietario dell’insediamento commerciale di Trentola Ducenta. In realtà come lo stesso Schiavone jr a confidato a Salvatore Laiso (che lo ha poi dichiarato in udienza), per Zagaria il “Jambo” era come un bancomat. “Si è preso la carne e l’osso” affermò Nicola Schiavone nel corso di una riunione. E lo faceva tenendo fuori le altre fazioni dei Casalesi, cosa che provocò una tensione enorme, perché i soldi che giravano attorno al centro commerciale erano tanti. Una tensione che spinse Nicola Schiavone ad esprimere la volontà di voler uccidere Michele Zagaria. Per soldi, tanti soldi che giravano grazie al centro commerciale e che non finivano (neanche in minima parte) nelle tasche di Schiavone jr.

L’unica, reale, differenza tra le due vicende riguarda il ruolo degli amministratori e dei politici: ‘sfiorati appena’ nel caso di Marcianise (con un avviso di garanzia all’allora sindaco arrivato molto tempo dopo) e ‘completamente inglobati’ nel meccanismo (secondo la Dda) nel caso di Trentola Ducenta, con 2 sindaci ed un assessore colpitivi da provvedimenti cautelari ed oggi sotto processo.

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