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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Voti comprati, la 'confessione' nelle intercettazioni. "Ci chiediamo la mazzetta"

Il discorso captato dagli inquirenti che svela le offerte ai candidati

Una campagna elettorale col doppio candidato. E’ quella che emerge dalle intercettazioni ascoltate dai carabinieri di Caserta che hanno fatto luce sul voto di scambio nel Capoluogo per le elezioni regionali del 2015. Nel mirino degli inquirenti sono finiti Pasquale Corvino (ex vie sindaco di Caserta) e Pasquale Carbone (ex sindaco di San Marcellino), entrambi finiti agli arresti domiciliare con l’accusa di aver dato soldi al gruppo che fa capo al boss detenuto Giovanni Capone per avere sostegno alle elezioni regionali del 2015, dove entrambi erano candidati nella lista del Nuovo Centro Destra.

E che il gruppo casertano che fa capo a Capone ed al fratello Agostino fosse schierato sui due candidati, emerge chiaramente da alcune intercettazioni. Come quella registrata la mattina del 25 maggio 2015 tra Antimo Italiano ed Antonio Merola. “Se noi a Carbone ce lo dobbiamo dare (il voto, nda), a Carbone ci diamo i voti che ci escono per lui (in cambio di circa 7mila euro, nda) - afferma Italiano - Però per esempio quei quattro che ho a Recale che non ce li messi nella lista a lui, quelli che ho a Marcianise della compagnia mia, li do a Pasquale (Corvino, ndr)”. E l’interlocutore va direttamente al punto: “Ma Pasquale ci deve dare qualcosa?”. La risposta è netta: “E’ normale che mi deve dare qualcosa”. Ed aggiunge: “Gli diciamo, Pasquà, senti, questi sono voti che potrebbero venire a te, dobbiamo dare 20/25 euro a voto. Non ci diciamo di più, poi dacci una mazzetta a noi, se ce la vuoi dare, se non fa niente. Vedi come vuoi fare. Toni o acchiappiamo mo con i soldi non li acchiappiamo più”.

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