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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Marcellino

"Faccio una vita da 30mila euro al mese", la confessione al telefono del medico corrotto

Ambrosio intercettato dai finanzieri. Gli accordi con Russo per le pensioni di invalidità false

"Facevo una vita da 30mila euro al mese". E' questa l'involontaria confessione di Salvatore Ambrosio, il medico e presidente di Commissione dell'Inps di Caserta che si faceva corrompere per attestare falsamente le invalidità e far percepire indebitamente pensioni a chi gli dava soldi.

Siamo nel mese di settembre del 2017 quando l'Inps di Caserta aveva notificato ad Ambrosio, 44 anni da Caivano, la risoluzione del contratto da parte dell'Inps di Caserta. Nel lamentarsi con un amico al telefono il medico corrotto fa un'involontaria confessione: "Facevo la vita da 30mila euro al mese" aggiungendo che con lui "ci andavano bene pure i camerieri con la mancia di 50 euro". 

Per il gip tale tenore di vita era frutto del "mercimonio del suo manus publicum" L'istituto previdenziale ha inoltrato le prariche sospette del 30 maggio, tra cui quella per il figlio dell'ex sindaco di San Marcellino Pasquale Carbone (anche lui arrestato). E tutte le pratiche, almeno 4 quelle in una sola giornata, erano state seguite da Michele Russo, titolare di un patronato a Lusciano, in accordo con il medico. 

La guardia di finanza di Aversa ha così ricostruito una fitta rete di contatti tra Russo ed Ambrosio che hanno favorito diverse pratiche di invalidità che venivano sbrigate a pagamento (per gli inquirenti le pensioni venivano rilasciate nonostante i beneficiari fossero assenti alle convocazioni della Commissione). Il tariffario prevedeva il versamento di 5mila euro per pratica di cui 3mila al medico e 2mila al titolare del patronato. 


 

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