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Cronaca

Ha bloccato la moglie in strada per farla violentare da due amici

L'orco fermato mentre era in compagnia della madre

Maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, avvenute alla presenza della figlia di nove anni e un tentativo di violenza sessuale nei confronti della moglie. Tutte accuse nei confronti di un 43enne albanese, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ad agosto dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L'uomo è stato fermato al porto di Bari dalla Polizia di frontiera marittima mentre era in compagnia di una donna anziana, poi rivelatasi da un controllo successivo essere la madre del 43enne, risultato anche intestatario, "oltre che di un passaporto albanese dal quale si evincevano numerosi transiti presso le varie frontiere d’Italia - spiegano dalla Polizia in una nota - anche di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciata per motivi familiari dalla Questura di Caserta, essendo il medesimo coniugato con una cittadina italiana". I controlli sono scattati quando l'uomo è sbarcato nel capoluogo da una nave proveniente da Durazzo, permettendo di scoprire la denuncia presentata dalla moglie. Accertamenti hanno mostrato che a suo carico c’era il provvedimento samaritano dopo le denunce sporte dalla moglie per maltrattamenti in famiglia, per averla picchiata davanti alla loro figlia di nove anni procurandole lesioni, nonche’ per una tentata violenza sessuale in strada, vittima, la moglie materialmente eseguita da altri due albanesi con la sua complicita’. L’uomo, sin dai primi mesi di matrimonio aveva sempre manifestato un comportamento violento ed aggressivo nei suoi confronti, concretato in alcuni casi anche alla presenza di amici ed in molti casi noncurante della presenza della loro figlia minore". Gli agenti di polizia di frontiera lo hanno poi condotto in carcere a Bari, in attesa di giudizio.

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