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Cronaca Casapulla

Accusato di aver violentato il figlio di 8 anni: finisce l'incubo giudiziario per un papà

Assolto dopo 13 anni di indagini e processi. Per gli inquirenti il piccolo costretto anche a prostituirsi

Un'accusa infamante, difficile da sopportare per un padre ritenuto responsabile di aver violentato il figlio di appena 8 anni e di averlo costretto a prostituirsi in tenera età. Un incubo giudiziario che si è concluso con una sentenza di assoluzione dopo 13 lunghi anni, tra indagini ed udienza in tribunale. 

Nella giornata di ieri la corte d'Appello di Napoli ha assolto un 56enne, originario del beneventano e residente a Casapulla. I giudici della corte partenopea hanno accolto le tesi dei difensori dell'imputato, gli avvocati Andrea Piccolo e Dario Mancino, e ribadito la sua innocenza. In primo grado i giudici del tribunale di Benevento avevano inflitto una pena di 15 anni, poi in Appello c'era stata una prima assoluzione con il procuratore generale che aveva impugnato il verdetto in Cassazione vedendosi accogliere il proprio ricorso. Ma l'Appello bis, ieri, ha nuovamente pronunciato una sentenza assolutoria. 

I fatti di cui al processo si sarebbero verificati nel 2003, quando il bambino aveva appena 8 anni. Secondo l'accusa il padre lo avrebbe violentato, sodomizzandolo e costringendolo a rapporti orali. Oltre a questo, per gli inquirenti, lo avrebbe anche costretto a prostituirsi portandolo sulla strada o in locali pubblici e, dopo averlo fatto vestire da donna, lo avrebbe costretto ad avere rapporti con altri uomini. Nel corso dei primi incidenti probatori il piccolo non aveva accusato il genitore e solo al terzo, a distanza di 5 anni dai fatti, aveva pronunciato le accuse nei confronti del papà dando il via all'iter giudiziario che si è concluso ieri. 

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