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Cronaca Marcianise

L’amante rinnegata lo denuncia per violenza sessuale ma il giudice lo assolve

Sotto processo era finita anche la moglie: aveva picchiato la rivale dopo aver scoperto la relazione

Un momento di debolezza che era stato ‘confessato’ subito ma che ha avuto ripercussioni importanti, anche giudiziarie. La storia è accaduto a Marcianise nel 2009, ma solo oggi, a nove anni di distanza, è arrivata a sentenza (di primo grado). La vicenda ha visto protagonista un operaio di Marcianise, Michele G., che ebbe una relazione con un’amica di famiglia, nonché vicina di casa. L’uomo, però, confessò subito il tradimento alla moglie, Angela M., che, prontamente, si recò dalla ‘rivale in amore’ e la aggredì. Quest’ultima, però, non mollò la presa e telefonò all’amante, dichiarando apertamente il suo amore e dichiarandosi pronta anche a mollare tutto per iniziare insieme una nuova vita. Peccato, però, che la moglie ascoltò a telefonata e tornò dalla vittima, ingiuriandola con parole molto dure ed aggredendola con qualche schiaffo. Dopo poco più di una settimana, l’amante “abbandonata”, forse per tentare di salvare il suo decoro, decise di presentare una denuncia nei confronti dell’uomo per violenza sessuale ed anche della moglie per lesioni. Ne è nato così un lungo processo che si è chiuso oggi con la sentenza emessa dal collegio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduto dal giudice Rugarli (a latere Crisci) che ha disposto l’assoluzione del marito ed anche della moglie (per la maggior parte reati prescritti) così come era stato richiesto dall’avvocato difensore della coppia Umberto Elia.

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