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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Slot machine della camorra, mano pesantissima del giudice

Condanna a 10 anni per l'imprenditore Di Cerbo: il monopolio con l'aiuto del bosso Zagaria

Condanna a 10 anni di reclusione. Arriva la stangata per l'imprenditore Alberto Di Cerbo, accusato di concorso in associazione di stampo camorristico e concorrenza sleale per il monopolio delle apparecchiature slot machine nei bar dell'agro aversano, con l'aiuto del gruppo del clan dei casalesi facente capo a Michele Zagaria.

Nella serata di ieri il collegio presieduto dal giudice Giuseppe Ciampa, presso il tribunale Napoli Nord, ha emesso la sentenza. Regge, dunque, l'impianto accusatorio secondo il quale Di Cerbo, ESE Italia — Evolution Software Engineering S.r.I., attiva nel settore del noleggio e distribuzione delle apparecchiature elettroniche da intrattenimento, avrebbe pattuito, con Giuseppe Garofalo prima e con Carlo Fontana dopo, l’esclusiva collocazione delle slot all’interno della quasi totalità dei bar e dei circoli di Casapesenna, San Marcellino e Trentola Ducenta, versando poi la metà degli introiti alla famiglia Garofalo, vicina al boss dei casalesi Michele Zagaria.

Una vera e propria stangata quella che arriva dal giudice dopo che il pubblico ministero della Dda Giordano aveva invocato 9 anni di carcere nel corso della sua requisitoria. L'imputato è difeso dall'avvocato Romolo Vignola.

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