Imprenditore sotto usura perde la casa e viene minacciato: “Soldi dei Belforte”
Udienza fiume in tribunale nel processo ai Rossetti. La vittima racconta l’incubo ai giudici
Ha ricostruito le fasi del rapporto usurario instaurato con gli imputati Domenico e Raffaele Rossetti, 66 e 48 anni di Capodrise. La vittima ha raccontato il suo incubo al collegio presieduto dal giudice Luciana Crisci del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Un'udienza fiume, quella celebrata nelle scorse settimane, in cui ha l'imprenditore ha sostanzialmente confermato l'impianto accusatorio. Ha spiegato che in un momento di bisogno avrebbe chiesto un prestito a Raffaele Rossetti per un importo di circa 30mila euro. A garanzia del prestito la vittima, parte civile al processo con l'avvocato Mariano Omarto, avrebbe ceduto un immobile della moglie del valore di circa 170mila euro. Una proprietà che avrebbe potuto riacquistare per effetto di un patto di retrovendita stipulato tra le parti all'estinzione del debito. L'accordo prevedeva un termine fissato al 30 settembre 2018 ma già all'inizio di agosto quella proprietà venne venduta. Quando l'imprenditore chiese spiegazioni venne minacciato: "Questi sono soldi di Belforte", gli avrebbero risposto invitandolo a non rivendicare più quella proprietà.
La vittima ha inoltre anche confessato aggressioni come quella del 2021 quando venne investito in strada. I giudici, a margine della testimonianza, hanno acquisito al fascicolo del dibattimento il patto di retrovendita di cui si è a lungo parlato in udienza. Si torna in aula fra un mese. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Angelo Raucci, Pietro Tardi ed Antonio Emiliano Pota.
