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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Usura ed estorsione, il nipote di Belforte arrestato con il complice

La vittima minacciata per i soldi ricevuti: "Ti sparo". La consegna del denaro sotto gli occhi della finanza

"Ti schiatto la testa se non appari i soldi". Queste le minacce rivolte da Ivano Belforte, 20enne di Marcianise e parente di esponenti del sodalizio camorristico, per incassare i soldi con gli interessi relativi ad un prestito. Per questo - con l'accusa di usura ed estorsione - è stato arrestato insieme a Mattia Larino, 22 anni di Macerata Campania, suo complice.

Tutto ha inizio lo scorso 2 dicembre quando la vittima avrebbe ricevuto da Belforte la somma di 130 euro cui seguono altre dazioni di denaro fino al 20 dicembre. Le richieste di restituzione, comprensive di interessi, sono pressanti e sfociano in minacce. "Ti sparo... vengo fino a casa tua e ti spacco la testa ... Ti aspetto sotto casa tua e vedi cosa succede questa notte se non mi ridai i soldi". Pressioni che la vittima denuncia alla guardia di finanza. 

Mercoledì l'arresto. Sotto casa della vittima, nel piazzale Caduti di Nassirya c'è Larino a bordo di una Lancia Y. La vittima viene strattonata con l'intento di farlo salire in auto e versa 100 euro come acconto. Qui scatta il blitz dei finanzieri con l'arresto dei due. 

Il gip Rosaria Dello Stritto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato l'arresto e disposto il carcere per Belforte, difeso dall'avvocato Nicola Musone, mentre a Larino, assistito dagli avvocati Antonio Simoncelli e Luca Viggiano, sono stati concessi gli arresti domiciliari.

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