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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Riardo

Francesca uccisa da colpo di fucile: Cassazione accoglie ricorso Procura su 24enne indagato

I pm hanno impugnato la riqualificazione del fatto. Disposto un nuovo giudizio dinanzi al Riesame

Riesame bis per Ciprian Vikal, 24enne moldavo, ritenuto responsabile della morte di Francesca Compagnone, 28enne di Teano, avvenuta il 26 ottobre 2022 nella villetta a Riardo di proprietà della ragazza dove la giovane venne ferita mortalmente da un colpo di fucile. Lo ha deciso la Corte di Cassazione.

La prima sezione della Suprema Corte ha accolto il ricorso della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha impugnato la decisione del Tribunale della Libertà che aveva confermato il verdetto del gip sammaritano Giovanni Mercone per il quale si sarebbe trattato di un incidente (come sostenuto dai difensori dell'indagato Carla De Stasio e Gaetano La Milza). Secondo il collegio difensivo, infatti, Francesca sarebbe morta per una tragica fatalità. Una versione che non convince i sostituti procuratori Gionata Fiore e Nicola Camerlingo che hanno impugnato fino in Cassazione quel verdetto. Ed ora la Suprema Corte ha annullato quella decisione disponendo il rinvio degli atti ad altra sezione del Riesame.

In attesa delle motivazioni, che saranno depositate nelle prossime settimane, sembra che l'impugnazione della Procura riguarderebbe la qualificazione giuridica del fatto: se si tratti di omicidio volontario, così come sostenuto dalla Procura sammaritana, o di omicidio colposo, come sostenuto dalla difesa del 24enne (con la tesi che è stata condivisa sia dal gip sammaritano sia dal primo Riesame). Ancora scossi i familiari della vittima rappresentati dagli avvocati Vincenzo Cortellessa e Leopoldo Zanni.

Secondo la prima ricostruzione  di quella tragica sera del 26 ottobre 2022 operata dai carabinieri della compagnia di Capua i due ragazzi dopo una serata lieta in un locale si erano diretti presso la villetta di proprietà della famiglia Compagnone. A causa di un trasloco in atto in una delle camere da letto erano adagiati 3 fucili legalmente detenuti dal padre della vittima e purtroppo incustoditi. Il giovane avrebbe imbracciato il fucile semiautomatico puntandolo verso la ragazza e sarebbe partito un colpo che l'avrebbe ferita nella zona superiore del corpo mortalmente. Alla vista di Francesca al suolo in una pozza di sangue Ciprian avrebbe allertato i soccorsi in stato di shock.

I sanitari del 118 sopraggiunti non potettero far altro che constatare il decesso della ragazza. Dopo un lungo interrogatorio reso per tutta la notte i militari arrestarono il 23enne moldavo per omicidio colposo. Una ricostruzione dei fatti che, seppur avvalorata dal gip sammaritano, non ha reso necessaria l'applicazione di misure cautelari, con il 24 enne che tornò libero.

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