rotate-mobile
Cronaca

'Culacchiotto' come in "Totòtruffa", vende un'auto che non è sua

Corvino rischia il rinvio a giudizio per aver intascato soldi dalla vendita di una vettura mai posseduta

Come Totò quando riuscì a vendere la fontana di Trevi ad un turista. È finito nuovamente nei guai, stavolta per truffa, Antonio Corvino, 41 anni di Caserta meglio noto con il soprannome di Culacchiotto, accusato di aver percepito soldi per la vendita di un'auto, di fatto da lui mai posseduta.  Il pubblico ministero Vincenzo Quaranta del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto la chiusura delle indagini preliminari ed ora si prepara a chiedere il rinvio a giudizio. 

I fatti per i quali Culacchiotto risulta indagato si sono verificati nel mese di maggio scorso quando si fece consegnare dalla vittima, in due diverse tranches, la somma complessiva di 800 euro come acconto per la vendita di un'auto, di fatto da lui mai posseduta. Per essere più convincente accompagnò anche la persona offesa presso una concessionaria di Maddaloni mostrandogli una Smart Four Four esposta e spacciandola per la propria auto in vendita.

Ora il pm ha avvisato l'indagato ed il suo difensore, l'avvocato Nello Sgambato, della facoltà di prendere visione degli atti e della possibilità di produrre memorie. Poi dovrà valutare se chiedere o meno un nuovo processo per Corvino.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Culacchiotto' come in "Totòtruffa", vende un'auto che non è sua

CasertaNews è in caricamento