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Cronaca

20mila euro per far assumere il figlio nei vigili urbani, in aula la vittima della truffa

Il fabbro sperava di riuscire a sistemare il congiunto: oggi è stato ascoltato

E’ stato ascoltato questa mattina davanti al giudice monocratico Di Bartolomeo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere il fabbro che è rimasto vittima della truffa ideata, secondo la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, da Oreste Marciano, 56 anni di Caserta, che si trova imputato nel processo (è rappresentato dall’avvocato Dezio Ferraro).

Il fabbro ha ricostruito le fasi della “trattativa” portata avanti sulla base di una richiesta avanzata di 20mila euro per permettere al figlio di trovare lavoro nei vigili urbani del Capoluogo. La parte offesa ha ricostruito la vicenda raccontando che Marciano si era proposto quale intermediario per favorire l’assunzione del figlio quale agente di polizia municipale del Comune di Caserta o come agente della polizia provinciale di Napoli e che, nel reiterare la promessa lo aveva convinto a consegnargli in più circostanze, la somma complessiva di 17.630 euro. A cui sarebbe seguito un altro versamento da poco meno di tremila euro, dove però Marciano ha trovato anche i carabinieri che lo arrestarono.

Nella prossima udienza, comunque, sarà svelato anche il giallo di una intercettazione effettuata proprio dalla vittima durante un incontro con colui che lo avrebbe truffato: la difesa ha infatti chiesto la trascrizione.

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