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Cronaca Parete

21 ARRESTI Si finge avvocato per ‘incassare’ 10mila sulla vendita di un cavallo

La truffa messa in piedi dalla Ucciero su un annuncio online

Anche sulla vendita online di un cavallo erano capaci di raggirare le vittime di una truffa congeniata in maniera metodica. Uno schema che si ripeteva ossessivamente quello dei membri dell’associazione a delinquere sgominata dai carabinieri di Parete, in una operazione che ha portato a 21 arresti (8 in carcere e 13 ai domiciliari).

Circa 70 i casi riscontrati dagli inquirenti della procura di Napoli Nord, con un modus operandi che si ripeteva in ogni occasione. È il caso della truffa subita da S.U., di Villaverla (Vicenza), nel maggio 2017. La vittima aveva provveduto a inserire su un sito internet l’annuncio di vendita del proprio cavallo. La donna viene quindi contattata da Gilda Ucciero, 30enne di Villa Literno leader del sodalizio criminale che in prima persona si occupava dei raggiri telefonici.

La Ucciero, come ricostruito dai magistrati, contatta la vittima spacciandosi per Paola De Vivo, avvocato del Foro di Torino, facendo credere a S.U. che per il suo annuncio, a causa della mancata indicazione della partita Iva, le sarebbe stata comminata una sanzione pari a 10mila euro da parte dell’Ente Protezione Animali. La Ucciero/De Vivo invita quindi la vittima a versare la somma per risolvere la questione.

Versamento che in parte S.U. effettua sua una carta postepay intestata a Salvatore Ferrara (34enne di Trentola Ducenta indagato nell’inchiesta), mediate un’unica ricarica pari alla somma di 1490 euro.

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