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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Viale Carlo III

4 ARRESTI Trans minacciati e costretti a pagare il pizzo a Caserta

Indagini lampo dei carabinieri che svelano il giro di sfruttamento

I carabinieri di Caserta hanno arrestato 4 persone, mentre ad altre due è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Caserta, per le accuse di minaccia, rapina estorsione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione a Caserta città. In manette sono finiti Giuseppe Maria, 30 anni di Marcianise; Michele Zampella, 31 anni di Caserta; Vittorio Pinto, 20 anni di San Nicola la Strada; Giuseppe Sorrentino, 20 anni di San Nicola la Strada; disposto il divieto di dimora in provincia di Caserta per Oliveria De Freitas Thiago, brasiliano di 35 anni, e Marcel Carvaho De Souza Fernandes, brasiliano di 26 anni. Un ragazzo di 22 anni, di Marcianise, è indagato a piede libero.

Le indagini, coordinatore dal sostituto procuratore Daniela Pannone sono scaturite dalla denuncia presentata il 17 settembre scorso alla stazione dei carabinieri da un transessuale dedito alla prostituzione alle spalle della stazione ferroviaria di Caserta in via Vivaldi. Lo stesso aveva riferito ai militati che appena aveva iniziato a prostituirsi in quella strada era stato avvicinato da un’autovettura con a bordo due uomini, Giuseppe Maria e Michele Zampella, entrambi 31ene, i quali, dopo averlo minacciato con un rasoio gli riferivano che per prostituirsi in quella zona avrebbe dovuto pagare loro la somma giornaliera di 20 euro.

Tutto era filato liscio fin quando il denunciato non è più riunito a versare la somma richiesta, scadendo la reazione degli sfruttatori, i quali iniziavano a minacciarlo di morte fino a costringerlo a fuggire per timore di essere aggredito. I militari decidevano di approfondire i fatti denunciati risalendo ad ulteriori episodi di violenza tra cui una rapina consumata il 16 settembre in danno di un altro transessuale che si prostituiva a Caserta, in via della Libertà, la quale era stata aggredita sempre da Giuseppe Maria al diniego di consegnarli i soldi le strappava la borsa.

Dalle indagini condotte dai carabinieri è emersa l’esistenza di un sodalizio criminale che, con minacce ed aggressioni, imponevano un ‘pizzo’ giornaliero ai transessuali che si prostituivano nella zona tra la stazione ferroviaria di Caserta e viale Carlo III. Tra gli indagata spicca la figura di un altro transessuale, Oliveria De Freitas Thiago, in arte ‘Bianca’, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari poiché indagato in altro procedimento penale per reati dello stesso genere. Lo stesso è stato indicato dai transessuali vittime di sfruttamento come colui che aveva imposto il suo controllo nella zona, obbligando tutti gli altri a versare una somma di denaro a titolo di protezione per potersi prostituire

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