Tragedia ieri sulla strada statale 7/bis “di Terra di Lavoro” in corrispondenza del km 43,150 – in direzione di Nola – in provincia di Napoli. Un mezzo pesante, probabilmente fuori controllo, ha travolto il personale di un’impresa che per conto di Anas stava eseguendo interventi di pulizia delle cunette, causando il decesso di due addetti ai lavori della ditta. Altri due operai sono rimasti feriti, uno in condizioni gravissime. I due operai sono deceduti sul colpo dopo essere stati scaraventati per una quindicina di metri in una scarpata. Il tir è uscito fuori strada. Sul posto il personale dell’Anas e delle Forze dell’Ordine.

L'incidente mortale si è verificato verso le 11.00. Il Tir, guidato dal camionista Pasquale Cangelosi, 50 anni di Palermo, è piombato sul cantiere allestito dall'azienda Granappalti di Caserta che si occupa dei laovri di manutenzione per contro dell'Anas. Antonio Di Maio, 58 anni di Marcianise, e Roberto Mottola 36 anni, di Capodrise, sono stati sbalzati di oltre quindici metri. Quando sono atterrati sul selciato erano già morti. Feriti lievi i loro due colleghi di lavoro Rinaldo Tartaglione e Alessandro De Sivo, entrambi di Marcianise. Il mezzo pesante ha terminato la sua corsa fermandosi sul ciglio della strada.

L'autista è stato trasportato all'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola (Napoli), dove è stato sottoposto agli esami tossicologici. L'uomo è stato poi sentito dal procuratore capo Paolo Mancuso e dal pm Arturo De Stefano. Nel tardo pomeriggio di ieri intanto, gli operai feriti dopo essere stati medicati sono tornati dalle proprie famiglie. I vigili del fuoco e la polizia stradale hanno impiegato diverse ore per il recupero dei corpi dei due operai, che sono stati sbalzati oltre la recinzione a causa del tragico impatto.

"Si muore di lavoro - afferma la Cgil Campania - e tutto questo nell'indifferenza generale, ogni tanto rotta dall'indignazione del giorno dopo. E' ora di dire basta. Troppo spesso queste tragedie si archiviano come eventi avvenuti e si passa al giorno dopo: lo stesso movimento sindacale è chiamato a reagire ed a pretendere soluzioni. E' importante, quindi, che la Prefettura di Napoli si faccia carico di convocare una conferenza con tutte le atazioni appaltanti, le istituzioni locali, l'Anci e le parti sociali, per porre argine a questa emergenza richiamando tutti al rispetto delle norme previste dalla legislazione vigente, in termini di prevenzione e repressione, ma prima ancora al rispetto della vita dei lavoratori".