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Cronaca Mondragone

Traffico di rifiuti pericolosi: i carabinieri svelano il business in aula

La tratta delle batterie esauste in Romania: oltre 10mila euro per ogni carico

Traffico di rifiuti da Mondragone alla Romania. Le forze dell'ordine hanno delineato il business di una banda di trafficanti di batterie esauste nel corso del processo celebrato venerdì dinanzi al collegio presieduto dal giudice Crisci del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

I carabinieri, nel corso della loro escussione in aula, hanno ricostruito la genesi dell'indagine partita da un'intercettazione telefonica tra due persone, per le quali si sta procedendo separatamente, in cui si commentava un controllo di polizia giudiziaria ad un camion che trasportava batterie esauste. Da lì il sospetto che ci fosse materiale investigativo sul quale andava fatta luce. 

E così si riuscì a risalire alla centrale di smistamento delle batterie in un capanno all'interno di una villa a Pescopagano, dove era residente un cittadino rumeno. E proprio lui era il gancio tra alcuni imprenditori del casertano - tra Grazzanise, Mondragone e Sessa Aurunca - ed un altro soggetto rumeno che materialmente smaltiva le batterie ricavandone il piombo all'interno.

Il sistema era piuttosto complesso. In pratica il rumeno iniziava a cercare le batterie presso imprenditori, titolari di impianti di smaltimento o carrozzieri, dopo aver avuto la certezza che si potesse fare "il carico". E di carichi le forze dell'ordine ne hanno monitorati almeno 8, per diverse tonnellate di batterie. 

Ed il business era ingente. Basti pensare che il rumeno comprava le batterie a 25 centesimi al chilo e le rivendeva a 70 centesimi in Romania: circa 15mila euro a carico. Ma non solo le batterie. La banda si redenva disponibile anche nella demolizione di elettrodomestici da cui veniva ricavato il rame. 

Il settimo tir in direzione della Romania venne intercettato dalle forze dell'ordine a Roma, dopo che venne monitorata tutta la fase di carico all'esterno della casa di Pescopagano. Da lì il processo rinviato per il prosieguo all'inizio di marzo. 

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