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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Sparano e tentano di uccidere due 'rivali', la Procura invoca condanne per 39 anni

Prima del verdetto il gup ha disposto la perizia balistica sul giubbotto di una delle vittime

Trentanove anni di carcere. E' stata questa la richiesta del sostituto procuratore Iolanda Gaudino nel processo a carico di 3 persone che esplosero diversi colpi di arma da fuoco contro due extracomunitari a Castel Volturno il 14 marzo 2023, tentando di ucciderli.

Dinanzi al gup Rosaria Dello Stritto il pm, nella sua requisitoria, ha richiesto 15 anni di reclusione per Nicola Ferrone, 37enne di Arzano; 12 anni di reclusione per Stefano Ambrosino, 34enne di Ercolano; e Matteo La Pica, 25enne di Casaluce

Gli imputati sono accusati di tentato omicidio con l'aggravante dei futili motivi, detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo, detenzione e porto abusivo di oggetti atti a offendere. Nel corso dell'udienza il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile per O.O., 27enne e I.A.,37enne, entrambi originari dell'Africa orientale, rappresentati dall'avvocato Giovanni Plomitallo. Dopo le discussioni dei legali degli imputati, gli avvocati Ferdinando Letizia, Eduardo Napolitano e Anna Savanelli, il gup ha disposto una perizia balistica sul giubbotto di una delle vittime, per accertare la compatibilità dei colpi esplosi dagli imputati. Si torna in aula nella seconda metà del mese di aprile per il conferimento incarico al perito.

Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Iolanda Gaudino i tre, nella serata del 14 marzo 2023, si sarebbero recati in via Terani a Castel Volturno presso l'abitazione delle vittime, O.O. e I.A ., Nicola Ferone indossava guanti in lattice e impugnava una pistola di piccolo calibro, Ambrosino e La Pica, armati di mazze da baseball lunghe 65cm. Nacque una discussione per futili motivi tra O.O. e Ferone per via della restituzione di un portoncino in ferro e di una finestra in legno che l'immigrato rivendicava dopo un furto presso la sua abitazione. Ferone da una distanza di 4 metri sparò in direzione di O.O. un colpo d'arma da fuoco che la vittima riuscì a evitare perché si lanciò nel giardino attiguo alla propria abitazione, invece da una distanza di un metro esplose dei colpi d'arma da fuoco in direzione di I.A. che sopraggiunse in soccorso dell'amico e mentre colpendolo di striscio a una spalla bucandogli il giubbotto che il malcapitato indossava. I tre fuggirono a bordo di una Fiat Panda e nella fuga continuarono a esplodere colpi all'indirizzo dei connazionali delle vittime accorsi in loro aiuto. Vennero intercettati da una volante della polizia di Stato. All'esito di indagini vennero sottoposti Ferone alla misura cautelare della custodia in carcere presso la casa di circondariale di Santa Maria Capua Vetere; Ambrosino e La Pica quella degli arresti domiciliari. L'arma del delitto non è stata ritrovata.

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