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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Sparanise

Investito dopo la lite, De Rosa non aveva bevuto quella sera

La testimonianza contraddittoria dell'uomo che era in macchina con l'imputato

Donato De Rosa non aveva bevuto la sera del tentato omicidio di S.D.R., di 17 anni, che venne inseguito e travolto a Sparanise mentre si trovava su uno scooter finendo su una sedia a rotelle.

Stamattina è stata la volta di G.C., uno dei testimoni chiave, colui che quella tragica sera era nella stessa auto dell'imputato, ad essere ascoltato dai magistrati del collegio presieduto dal giudice Francesco Rugarli del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L'uomo ha fornito una testimonianza un po' diversa, per certi versi contraddittoria, rispetto alla sua prima versione riferita alle forze dell'ordine ed alla Procura ed anche finita in una videointervista rilasciata nei giorni successivi alla tragedia. Divergenze che sono state evidenziate dal legale di De Rosa, l'avvocato Salvatore Piccolo, e giustificate dal testimone che ha riferito di aver avuto paura di trovarsi coinvolto anche lui nella vicenda. Una versione che i giudici hanno compreso optando per non inviare gli atti della testimonianza in Procura. Il processo è stato rinviato di due settimane per il prosieguo dell'istruttoria. 

Tanti sono ancora i buchi nella ricostruzione che il dibattimento proverà a colmare, a cominciare dalla presenza della pensilina dove il giovane si andò a schiantare. Secondo quanto ricostruito l'episodio si lega ad una lite avvenuta all'esterno di un bar e proseguita con l'inseguimento conclusosi con lo schianto ed il ragazzo gravemente ferito. 

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