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Cronaca

La tassa sui loculi approvata da Marino & soci

Spunta la delibera con cui l'esecutivo ha confermato le tariffe

Delibera da ritirare. Almeno questa sembra essere l'intenzione del sindaco Carlo Marino dopo la bufera per l'imposta da 8 euro per ogni loculo che dovrebbero pagare i concessionari di cappelle gentilizie o edicole funerarie al cimitero di Caserta, con causale "proventi condominiali cimitero principale".

L'avviso del dirigente Franco Biondi, in cui si richiama la delibera 71 del 2014 approvata dalla giunta guidata dall'ex sindaco Pio Del Gaudio, è stato pubblicato all'Albo Pretorio qualche giorno fa. Da quel momento sono iniziate le polemiche ed i mal di pancia da parte di esponenti della stessa maggioranza. A partire da Antonio Ciontoli che ha parlato del "disagio di centinaia di famiglie" verificato al cimitero e per il quale discusso con il sindaco che gli avrebbe confermato "il sospetto, la delibera n. 71/2014 ha avuto esecuzione dirigenziale e acclarato il disagio complessivo e la necessità di razionalizzare al meglio funzioni e qualità dei servizi nella sacra area, questioni ben note alla amministrazione, si è impegnato a modificare/ritirare la delibera di giunta del 2014".

Nel pomeriggio è toccato ai consiglieri del "gruppone" che comprende i Democratici per Caserta (Domenico Maietta, Filippo Mazzarella, Lorenzo Gentile), Obiettivo Comune (Domenico Guida e Donato Tenga), Campania Libera, (Liliana Trovato e Mario Russo) sono intervenuti con un documento inoltrato al sindaco chiedendo la "revoca ad horas di quanto incautamente ed in dimensione ctonia operato all'insaputa dell'intero consiglio comunale. I predetti gruppi consiliari - si legge nella nota - colgono l'occasione per significarLe, qualora ce ne fosse ancora il bisogno, di reiterare fatti ed accadimenti amministrativi in una forma di gestione e governo della città, totalmente avulsa dai desiderata ed opinioni degli stessi gruppi consiliari".

In serata è stato il capogruppo del Pd Andrea Boccagna ad intervenire sulla propria bacheca facebook. "E' mai possibile - si legge nel post di Boccagna - che nel 2014 nessuno degli amministratori si sia accorto dello sconcio e del disagio procurato, o che avrebbe procurato, tale deliberazione? E poi per continuità amministrativa e per atto dovuto, chi succede nella gestione dell'ente è tenuto ad applicare il provvedimento....e poi rincorrerlo per evitare il disagio alla cittadinanza".

Insomma la sensazione è che la colpa sia esclusivamente della precedente amministrazione che ha approvato le infauste tariffe e del dirigente Biondi che a distanza di quasi 4 anni avrebbe deciso di dare esecuzione al provvedimento dell'esecutivo. Eppure la Giunta comunale sapeva, era quantomeno al corrente delle tariffe. Ne era a conoscenza al punto da confermarle il 24 marzo 2017 con la delibera di giunta numero 51.

Alla seduta dell'esecutivo erano presenti il sindaco Marino e gli assessori Daniela Borrelli, Stefania Caiazzo, Franco De Michele, Rita Martone, Alessandro Pontillo e Pietro Riello con la quale è stata confermata "la rideterminazione della misura delle imposte, tasse locali e tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale, e rivalutazione in base agli indici Istat dei prezzi al consumo, rilevati al 31 dicembre dell'anno precedente, così come contenuto nella deliberazione di G.C. n. 69 del 9 aprile 2014 e n.71 del 18 aprile 2014".

All'interno della delibera 51 del 2017 è confermato il balzello da 8 euro per ogni loculo presente in loculi in arciconfraternite, cappelle private edicole.

Delibera

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