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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Il Tar annulla l'aumento della tassa rifiuti, mazzata per il sindaco

Importante sentenza dei giudici: a fronte di una diminuzione del costo annuale, ai cittadini era arrivato un aumento di quasi il 30%. A beneficiarne erano stati i balneari (e non solo)

Una sentenza che farà molto discutere e che creerà non pochi problemi all’amministrazione comunale di Castel Volturno guidata dal sindaco Pd Dimitri Russo quella resa nota da poche ore dal Tar Campania relativamente all’aumento delle tariffe per la tassa sui rifiuti approvate in consiglio comunale nell’aprile 2016.

Una cinquantina di cittadini avevano infatti presentato ricorso contro la delibera approvata dalla maggioranza guidata dal sindaco Pd lamentando che a fronte di una diminuzione del costo del servizio di raccolta di circa 200mila euro, la tassa sui rifiuti per le utenze domestiche erano aumentate del 30%, mentre erano state beneficiate di sconti le utenze non domestiche (in primis i balneari). Contro questo provvedimento è stato presentato ricorso e la sentenza è stata emessa poche settimane fa dalla prima sezione del Tar Campania che ha accolto l’istanza decidendo di annullare la delibera e condannando anche il Comune di Castel Volturno al pagamento di 2mila euro.

Spiegano i giudici napoletani: “è da ritenersi che la gravata delibera del Consiglio comunale di Castel Volturno n. 17 del 29 aprile 2016 non sia supportata da adeguata base istruttorio-motivazionale, segnatamente sotto il censurato profilo dell’incremento della tariffa TARI relativa alle utenze domestiche e del contestuale decremento di quella relativa alle utenze non domestiche. Il provvedimento in parola si limita a indicare genericamente che “la tariffa è composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti e da una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio”. Nessuna giustificazione fornisce, quindi, in ordine alla circostanza che, a fronte di una contrazione del costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti – da 9.023.710,15 euro previsti per l’anno 2015 agli 8.820.710,16 euro previsti per l’anno 2016, la tariffa TARI relativa alle utenze domestiche risulta incrementata”.

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