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Cronaca Casapesenna

L'ex sindaco "confessa": "Ho pagato tangenti ai Casalesi"

Fortunato Zagaria parla dei pizzini recapitati attraverso il barbiere: "Sappiamo dove vanno a scuola i tuoi figli"

"Ho pagato un'estorsione al clan da 2mila euro". E' stata questa la confessione shock dell'ex sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria nel corso del suo esame al processo che lo vede imputato insieme al capoclan dei Casalesi Michele Zagaria e dell'ex consigliere comunale Luigi Amato per le minacce ad un altro sindaco della città, sia pure per pochi mesi tra il 2008 ed il 2009, Giovanni Zara.

Fortunato Zagaria, assistito dagli avvocati Giuseppe Stellato e Paolo Trofino, ha risposto alle domande del pubblico ministero della Dda Giordano nel corso dell'udienza celebrata dinanzi al collegio presieduto dal giudice Maria Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il tre volte sindaco di Casapesenna ha ammesso di aver avuto "minacce sia nella prima consiliatura sia nella seconda quando mi spararono nelle ruote dello scooter e minacce al telefono. Nel 2010 (quando Zagaria era sindaco per la terza volta nda) ebbi una richiesta estorsiva ed ho pagato tramite un barbiere di Casapesenna, trattandosi di una cifra sostenibile. Ho cacciato duemila euro". Fortunato Zagaria ha spiegato che il clan dei Casalesi attraverso il barbiere gli recapitava pizzini con le richieste: "Sappiamo dove vanno a scuola i tuoi figli minori", ha riferito l'ex sindaco. 

"Decisi di pagare per non mettere in ansia la mia famiglia - ha concluso Fortunato Zagaria - Non ho denunciato all'autorità giudiziaria e non ho cavalcato questa cosa come hanno fatto altri politici". 

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