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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Curti

Lavori col Superbonus su edifici inesistenti: sequestro da un milione di euro

Gli immobili ubicati in comuni soppressi anche da 95 anni. I crediti fittizi ceduti ed utilizzati come moneta fiscale

La Guardia di Finanza di Capua ha dato esecuzione al sequestro di un milione di euro nei confronti di una società, di cui è risultato amministratore un uomo di Curti, per la frode del Superbonus.

Lavori col Superbonus per edifici inesistenti

Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Capua, sotto la direzione ed il coordinamento dei magistrati della Procura di Santa Maria Capua Vetere (II Sezione di indagini, specializzata in criminalità economica), che hanno incrociato i dati e le informazioni con quelli derivanti da una segnalazione dell’ Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di Caserta - una società commerciale, amministrata da un cittadino di Curti, avrebbe generato in maniera fittizia crediti di imposta attestando, attraverso la produzione di documentazione falsa, l'esecuzione di interventi di riqualificazione energetica, in realtà mai avvenuti poiché riferiti, fra l’altro, ad edifici risultati inesistenti.

I fabbricati in Comuni risultati "soppressi"

Fra le irregolarità alla base della frode i finanzieri hanno accertato l’inserimento, nella documentazione a sostegno dell’ottenimento del beneficio fiscale, di dati catastali riferibili a Comuni oramai soppressi, quali il comune di Albegno (Provincia di Bergamo), soppresso nel 1928 e divenuto frazione del Comune di Treviolo, oppure il Comune di Barco sempre in provincia di Bergamo, anch’esso soppresso nel 1983. La società cedente i crediti di imposta, inoltre, non risulterebbe né proprietaria né conduttrice degli immobili oggetto degli interventi di efficientamento energetico, presupposti, questi, per il beneficio fiscale. I crediti così maturati in maniera fittizia sono stati ceduti, in parte, dalla medesima società beneficiaria ad un’altra società, che li avrebbe potuti utilizzare come 'moneta fiscale' per il pagamento di debiti tributari o cederli, a sua volta, ad altri soggetti per le medesime finalità. L’adozione in via d’urgenza della misura cautelare, convalidata dal gip, si è resa necessaria proprio per evitare tale rischio, con evidente danno per l’Erario. 

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