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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Sradicano cabina elettrica in cerca di rame: arrestati e subito rilasciati

Per il giudice non c'è bisogno di alcuna misura restrittiva

Sradicano una cabina elettrica ed aprono un tombino in cerca di cavi elettrici da cui asportare ferro e rame in prossimità del Monumento ai Caduti a Caserta: il giudice li rimette in libertà subito dopo l'arresto. È quanto disposto dal giudice monocratico Giuseppe Meccariello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dinanzi al quale si sono presentati Pavlo Maksymyshyn e Maksym Mykhaylovskyy, ucraini rispettivamente di 31 e 29 anni assistiti dall'avvocato Achille D'Angerio, accusati di tentato furto aggravato e tratti in arresto nel pomeriggio di domenica 25 settembre dalla volante dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Caserta.

Erano verso le 16 quando i due ucraini armati di utensili da lavoro tra cui forbici da potatura,cacciavite,pistole di silicone dopo aver divelto la cabina elettrica del Monumento ai Caduti sul Lavoro casertano riuscivano ad impossessarsi di 4 cilindri di ferro della lunghezza di 6 metri e dopo aver rimosso il coperchio di un tombino cercavano di impossessarsi dei cavi elettrici parzialmente estratti dal condotto. Mentre erano all'opera i due  ladri sono stati visti da un passante in giro col proprio cagnolino che prontamente ha allertato il 113. Giunta la volante i due sono stati fermati e su disposizione del pm Daniela Pannone messi agli arresti domiciliari.

In sede di udienza di convalida il pm ha richiesto la medesima misura cautelare degli arresti domiciliari, il giudice monocratico sammaritano dopo l'arringa del legale D'Angerio ha ritenuto di non doversi applicare alcuna misura cautelare per la coppia di amici.

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