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Cronaca Mondragone

Spari fuori al pub dopo la rissa: condannato a 7 anni

La ricostruzione balistica della Procura incastra il 26enne

Condanna a 7 anni di reclusione. È quanto disposto dal gip Rosaria Dello Stritto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere all'esito del rito abbreviato nei confronti di Gennaro Cascarino, 26enne di Mondragone, accusato di tentato omicidio, rissa e porto illegale di arma comune da sparo in luogo pubblico.

Cascarino, difeso dagli avvocati Luigi Mordacchini e Goffredo Grasso, nel week della Domenica delle Palme 2022 in viale Marechiaro a Mondragone partecipò dapprima ad una rissa scatenata per futili motivi con un gruppo di ragazzi di Castel Volturno e poi per vendetta ritornò dai propri rivali esplodendo 8 colpi d'arma da fuoco verso la vettura dei ragazzi. In sede di udienza di convalida, ha chiarito la sua posizione in merito alla partecipazione alla rissa avvenuta nel week end della domenica delle Palme, in viale Marechiaro a Mondragone.

L'attività di indagine, avviata dagli uomini della Squadra mobile di Caserta e del commissariato di Castel Volturno, partì dalla segnalazione presso il Pronto Soccorso della Clinica Pineta Grande di Castel Volturno di 4 persone ferite, di cui 2 attinte da colpi di arma da fuoco agli arti inferiori. Identificati i feriti, i poliziotti rivennero nella vettura utilizzata dagli stessi per il trasporto in ospedale (una Fiat Panda), il lunotto posteriore infranto, frammenti di ogiva sul tappetino anteriore ed un'ogiva deformata nonché numerose tracce di sangue. La prima ricostruzione degli eventi venne effettuata con le testimonianze delle vittime.

I ragazzi raccontarono ai poliziotti che all'1.30 del 9 aprile si trovavano nei pressi del pub '92 Grammi Hamburgeria’ in viale Marechiaro a Mondragone. Due di loro, A. B. e M. S., che avevano avuto una relazione, stavano discutendo animatamente allorquando alcuni ragazzi di Mondragone, tra cui Cascarino, si avvicinarono nell'intento di intimare al ragazzo di non importunare la ragazza. Mentre la coppia spiegò loro che non c'era motivo di intervenire, A. B. venne colpito alla nuca con uno schiaffo. M. S. cercò di sedare gli animi ma fu scaraventata a terra. Gli altri componenti del gruppo di Castel Volturno, che si erano allontanati in prossimità del bar Europa, giunsero in soccorso degli amici e  scoppiò una rissa tra i due gruppi contrapposti. Il gruppo di Mondragone si allontanò, mentre i ragazzi castellani si avviarono verso l’auto per lasciare Mondragone. Pochi minuti dopo però tornò in zona Gennaro Cascarino in scooter che esplose colpi di pistola contro la vettura. Alcuni colpi vennero indirizzati ai ragazzi seduti alle gambe altri sfondarono il lunotto posteriore della vettura. Cascarino asserì agli inquirenti di aver avuto una discussione con alcuni componenti del gruppo di Castel Volturno, di aver poi esploso dei colpi d'arma da fuoco riferendo di aver sparato in realtà a terra e soltanto per dissuadere i ragazzi castellani dall'aggressione nei suoi confronti. Asserì inoltre che i colpi erano rimbalzati ferendo le vittime. In merito alla detenzione illegale della pistola riferì di averla trovata in strada ed utilizzata.

Una versione dei fatti che non ha trovato riscontri con l'impianto accusatorio del Sostituto Procuratore Gionata Fiore che nella sua requisitoria ha formulato una richiesta di condanna a 6 anni di reclusione per Cascarino. Sono state confrontate infatti le perizie balistiche dei due consulenti nominati dalla Procura e dalla difesa. La questione saliente è stata la traiettoria del proiettile che colpì il lunotto posteriore rischiando di ammazzare la passeggera posteriore di 18 anni, ferita di striscio con le schegge di vetro. Si trattava di un proiettile diretto o di rimbalzo? La tesi accolta dal gup sammaritano è che il proiettile fosse diretto e quindi si configurasse il reato di tentato omicidio. Ciò ha indotto il giudice alla condanna a 7 anni di reclusione per il 26 enne mondragonese.

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