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Cronaca Casapesenna

Tre incappucciati picchiano il fratello del sindaco e sparano nell'auto

Intimidazione di camorra a De Rosa: "Digli a tuo fratello che se ne deve andare"

Avvicinato da tre persone incappucciate, paralizzato e picchiato. Sembra una chiara intimidazione di stampo camorristico quella che ha subito questa mattina Luigi De Rosa, 47 anni, fratello del sindaco di Casapesenna Marcello. E proprio quest’ultimo sembra essere il destinatario reale dell’agguato avvenuto in campagna, in località Callitto.

Luigi De Rosa è stato avvicinato da tre persone che lo hanno bloccato e gli hanno sbattuto la testa contro l’automobile, ferendolo. Poi gli hanno detto: “Digli a quel bastardo di tuo fratello che se ne deve andare dal comune”. Chiaro il riferimento al sindaco Marcello, che è già sotto scorta dopo una rapina subita in casa dai suoi familiari. Prima di fuggire, è stato anche sparato un colpo di fucile nell’auto, una Fiat Panda di colore bianco, distruggendo il vetro posteriore sul lato destro della vettura.

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Dopo che gli aggressori sono scappati, è stato dato l’allarme. Sul posto è giunta un’ambulanza insieme a carabinieri e polizia che stanno cercando di ricostruire l’accaduto. In zona è arrivato anche il primo cittadino Marcello ed altri familiari. Dal modus operandi degli aggressori, sembra trattarsi proprio di una intimidazione camorristica, arrivata a pochi giorni dallo ‘sfogo’ in aula del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria, che nell’udienza del processo a carico dell’ex sindaco Fortunato Zagaria ha affermato: “Se contavo qualcosa a Casapesenna non mi sarei fatto abbattere la casa di mio fratello (ordinanza firmata proprio da Marcello De Rosa) o sequestrare la casa di mia sorella”. A questo punto bisogna capire se le cose possano essere correlate.

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