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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Vairano Patenora

Droga venduta fuori ai bar: una condanna e 5 rinvii a giudizio

Cinque anni e 8 mesi per Bianco, altri 5 dovranno affrontare il processo

Cinque anni ed 8 mesi di reclusione. E' stata questa la pena inflitta a Salvatore Bianco dal giudice dell'udienza preliminare Emilio Minio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dopo la richiesta di rito abbreviato.  Il giudice ha disposto il rinvio a giudizio in relazione alla richiesta formulata dal pubblico ministero Gerardina Cozzolino per Salvatore Improda, Mario Del Vecchio, Giovangiuseppe De Rosa ed Aldo Bianco che hanno optato per il rito ordinario. Dovranno presentarsi nella prima settimana di settembre dinanzi al giudice Giuseppe Meccariello.

I sei imputati sono ritenuti dalla Procura responsabili di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio: sono stati coinvolti nell'inchiesta sulle piazze di spaccio (cocaina, hashish e marijuana) a Vairano Patenora, Pietravairano, Caianiello, Teano, Marzano Appio, Roccamonfina e Pozzilli (Isernia).

L'attività investigativa svolta dai carabinieri di Vairano Scalo supportata da riscontri tecnici, intercettazioni, pedinamenti e testimonianze degli acquirenti permise di accertare l'esistenza delle piazze di spaccio gestite in primis da Salvatore Bianco e da Giovangiuseppe De Rosa considerati dalla pubblica accusa i pusher di primo ordine dal mese di maggio 2018 al mese di luglio 2020. La compravendita delle sostanze stupefacenti avveniva o in maniera itinerante con punti di incontro concordati di volta in volta al fine di eludere i controlli delle forze dell'ordine o a domicilio o si concentrava in due bar ubicati a Vairano Scalo e Pietravairano gestiti da Giovangiuseppe De Rosa resi punti di spaccio indoor nei quali lavorava Mario Del Vecchio.

Sono stati registrati nel corso dell'indagine oltre 100 episodi di cessione con tanto di prezzario e calendarizzazione. La cessione di cocaina avveniva 3 volte alla settimana con un prezzo che andava dai 40 agli 80 euro quando il quantitativo di stupefacente era pari o superiore al grammo. Hashish e marijuana venivano ceduti ogni 2 giorni con un prezzo che partiva dai 5 euro a dose. La droga veniva immessa nelle piazze di spaccio locali o extra regionali grazie al trasporto in vetture di proprietà degli imputati o ad essi riconducibili opportunamente modificate allo scopo. Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Michele Di Fraia, Giuseppe Scala, Ernesto De Angelis, Ciro Balbo, Pietro Cerro, Maria Rosaria Di Dona.

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