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Cronaca Capua

In 5 rischiano la condanna per spaccio: c'è anche il buttafuori di un locale

Processo in Appello per l'hashish e la cocaina tra Capua ed una discoteca di Caserta

Va verso le battute finali il processo in Appello a carico di 5 ragazzi accusati di spaccio di droga a Capua. 

Stamattina presso la Corte d'Appello di Napoli si sono concluse le arringhe dei difensori - gli avvocati Paolo Di Furia, Teodoro Serino e Massimo Di Fuccia - nel processo a carico di Roberto Monaco, Carmine Fischietti, Pasquale Cerullo, Alessandro D'Amato e Federica Sferragatta. I legali hanno invocato l'assoluzione per i loro assistiti e chiesto, in alternativa, la concessione dell'attenuante della lieve entità dello spaccio. 

Il pg nel corso della sua requisitoria aveva chiesto la conferma delle pene emesse dal giudice di primo grado che, con rito abbreviato, aveva inflitto 6 anni a Roberto Monaco; 4 anni e 4 mesi a Carmine Fischetti; 5 anni e 5 mesi a Pasquale Cerullo; 1 anno e 4 mesi ad Alessandro D’Amato e a 5 anni e 4 mesi a Federica Sferragatta. La sentenza è prevista per la seconda metà di luglio. 

II processo prende spunto da un'inchiesta del 2017 che, attraverso intercettazioni e servizi di osservazione e pedinamento, permise di acquisire gravi indizi a carico degli imputati in relazione ad un’intensa attività di spaccio posta in essere nella città di Capua.

Tale monitoraggio avrebbe permesso agli inquirenti di documentare numerose cessioni di svariate tipologie di stupefacenti, fra le quali “cocaina” ed “hashish”. Secondo l’accusa alcuni indagati avevano deciso di tralasciare il mercato di Capua, territorio divenuto meno fruttuoso, per incrementare la vendita di cocaina, all’interno di una nota discoteca di Caserta, dove uno di loro faceva il buttafuori. 

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