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Cronaca Mondragone

Spacciatrice uccisa, il killer rischia 30 anni di carcere

La Procura chiede il massimo della pena

Svolta decisiva nel procedimento penale a carico di Emanuele De Maria che il 31 gennaio 2016 colpiva ripetutamente con un coltello Oumaina Rached alias Emma al volto, al collo, al braccio destro ed al fianco sinistro cagionandone la morte. L'omicida si allontava dal corpo esamine e nel mentre veniva notato da Harbour Martins che lo inseguiva per cercare di fermarlo senza successo. 

De Maria scappò in Olanda dove viveva parte della sua famiglia. Dopo un delicato lavoro di indagine è stato arrestato dai carabinieri di Mondragone.  Il Pubblico Ministero Gudino nella requisitoria ha chiesto 30 anni di reclusione con l'aggravante della premeditazione per l'imputato che maturava l' intenzione di uccidere 'Emma'  che gli aveva sottratto 50 euro alcuni giorni prima dell'evento e quindi coltivava e manteneva fermo il proposito criminoso eseguito nei giorni seguenti. 

Ulteriore aggravante è quella dei motivi abietti perchè l'omicida agiva per mero spirito punitivo e quella dei motivi futili attesa la sproporzione tra lievitá dello stimolo ovvero il furto di 50 euro e l'entitá del reato commesso cioè le innumerevoli coltellate. Contestate da parte del PM all'imputato anche il possesso al  di fuori della propria abitazione senza giustificato motivo, di uno strumento da taglio atto ad offendere nonchè le minacce dirette al testimone  del tragico evento Harbour Martins a cui veniva intimato di allontanarsi se non voleva seguire le stesse sorti della vittima. L' avvocato dell'imputato, Ferdinando Letizia sosterrá la tesi difensiva facendo leva sull'esistenza nei riguardi della vittima di ben 8 procedimenti pendenti per il reato di furto oltre che mantenere la tesi dell'omicidio d'impeto dato che Emanuele De Maria si sarebbe recato da  'Emma' per acquistare sostanze stupefacenti ad uso personale tra i due sarebbe nato un diverbio, una colluttazione e nel tentativo di disarmare la vittima sarebbero stati inferti i colpi mortali. Sarebbe da riconoscere, secondo la difesa, l'eccesso colposo di legittima difesa.

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