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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Fiumi di coca all'ombra dell'Anfiteatro: i fratelli Del Gaudio a capo dei due gruppi

Coinvolti anche altri familiari. Sequestrati conti correnti, contratti assicurativi ed un'auto

Sulla famiglia ci si può contare anche quando si delinque. Tutti reclutati nella famiglia cosiddetta Bellaggiò. Fratelli, zii, nipoti, compagni: un unico caldarone del malaffare che fa capo all'organizzazione criminale della famiglia Del Gaudio dedita all'acquisto, detenzione, cessione e spaccio di cocaina ed hashish nel cuore di Santa Maria Capua Vetere smantellata dalla compagnia carabinieri samaritana. 

Nell'ambito di questa famiglia i due gruppi erano guidati dai fratelli Del Gaudio: Sonia e Ferdinando che pur condividendo le vicende riguardo il reperimento delle sostanze stupefacenti da immettere sul mercato, autonomamente gestivano la droga presso gli spacciatori. 

Sonia Del Gaudio, finita agli arresti domiciliari aveva nel suo squadrone il figlio, Raffaele Cipullo ed il compagno Plinio Restrelli a cui é toccata la misura cautelare della custodia in carcere in compagnia degli altri correlati all’associazione.

Nonostante le sparitizioni del territorio samaritano con la zona dell'Anfiteatro come 'quartier generale' dello spaccio e bar dislocati tra il centro storico ed il comune di San Prisco, l'egemonia delle operazioni criminali era pur sempre di Ferdinando Del Gaudio

Dei 22 indagati tratti poi in arresto a 10 sono stati confiscati beni a scopo preventivo con il congelamento dei relativi conti correnti, conti deposito, contratti assicurativi ed un'autovettura.

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