Difesa rumena per Inquieto: "Ha realizzato un impero col suo lavoro"
Il processo all'imprenditore accusato di aver riciclato i soldi del boss Michele Zagaria
Il tesoretto di Nicola Inquieto sarebbe frutto esclusivamente del suo lavoro. Questo il senso di quanto detto nel corso dell'ultima udienza a carico dell'imprenditore di Casapesenna accusato di aver riciclato nelle sue attività in Romania i soldi del boss Michele Zagaria.
Dinanzi ai giudici del tribunale di Napoli Nord è stato ascoltato l'avvocato di Inquieto in Romania che ha ribadito come l'imprenditore sia partito da zero, costruendo un vero e proprio impero partendo da finanziamenti bancari. Insomma Inquieto, difeso dagli avvocati Giuseppe Stellato e Nicola Marino, avrebbe raggiunto la sua posizione economica attuale solo con il suo lavoro.
Dello stesso tenore anche le dichiarazioni di un architetto e di un acquirente di un immobile realizzato da Inquieto, anche loro rumeni.
Il processo è stato dunque rinviato alla fine di febbraio per il prosieguo dell'escussione dei testimoni della corposa lista presentata dalla difesa.