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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Maddaloni

"Voglio i miei soldi, vostra figlia si può anche prostituire ..."

La frase shock di don Michele per i rimborsi dei pellegrinaggi da parte delle adepte ribelli

Per lui non era un problema come quella ragazza avesse potuto recuperare quei soldi, poteva anche prostituirsi ma lui li doveva avere perché era un suo "diritto". Siamo verso la fine del 2017 quando due ragazze del gruppo di don Michele Barone si allontanano dalla cerchia di adepti. Il sacerdote a quel punto andò a chiedere conto di quei viaggi spirituali che le due giovani credevano fossero offerti.

Un rimborso spese inatteso e sul quale il prete del Tempio di Casapesenna era deciso a non fare sconti. Una ragazza di Maddaloni ha spiegato agli inquirenti come "secondo quanto mi ha detto (Don Michele Barone nda) in un primo momento, i viaggi nei luoghi di pellegrinaggio erano offerti; tuttavia, di recente, a Novembre, nella Cappellina del santuario, mi disse che avrei dovuto dargli 3500 euro perché dovevo pagare per tutti i viaggi, i pernottamenti e le altre spese dei vari pellegrinaggi. Meno di un mese fa don Michele si è recato a casa mia e ha chiesto ai miei genitori 700 o 800 euro, sempre quale rimborso per i viaggi. A loro ha detto che potevo andare anche a prostituirmi ma lui aveva diritto ad avere quei soldi".

La ragazza in questione era creduta posseduta dal demonio. Temendo che un'altra ex adepta della setta potesse aprirle gli occhi don Michele non esitò a chiedere al papà della giovane di andare a bruciare una pizzeria ad Aversa di proprietà della fedele ribelle perché era colpa sua se sua figlia "non si riusciva a liberare".

Ma quella di don Michele Barone per i soldi delle adepte che si allontanavano era una sorta di ossessione. Un'altra ragazza (quella che avrebbe offerto un rapporto orale al sacerdote) ha riferito ai magistrati che nel gennaio 2018 don Michele si recò in un'attività di San Prisco dove lei lavorava "pretendendo dei soldi da me. Lui, infatti, nel mese di febbraio 2017, mi aveva fatto il biglietto per un viaggio a Cracovia, dicendomi che mi avrebbe pagato lui il biglietto aereo e il soggiorno. Partecipai al viaggio nel febbraio del 2017 e a fine viaggio Don Michele chiese a me e a R., che partecipò anche lei, la restituzione dei soldi, 285 euro. Io non li avevo e, solo lo scorso 4 dicembre, sono riuscita a portargli 85 euro, ma lui il 31 gennaio 2018, come ho rappresentato prima, si è presentato al negozio e mi chiese come mai non fossi andata più da lui. Io gli risposi con una scusa e lui mi fece presente che avevo un debito con lui e che si sarebbe fatto dare i soldi dalla mia titolare, anch’ella adepta. Lui mi fece presente che se io avevo un lavoro era grazie a lui che mi aveva presentato alla mia titolare".

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