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Cronaca Casapesenna

Soldi dei Casalesi per il villaggio turistico: chiesti 77 anni di cella

Il pm della Dda ha invocato 12 condanne per il riciclaggio di denaro nel plesso in Sardegna

I soldi della camorra investiti in un villaggio turistico in Sardegna. Questa l'accusa a carico di 17 imputati per cui oggi il pubblico ministero della Dda sarda Emanuele Secci ha invocato 12 condanne.

Il pm ha chiesto 5 anni per l'europarlamentare di Forza Italia Salvatore Cicu, indicando però in subordine il non doversi procedere perché il reato andrà in prescrizione il 19 febbraio. Stessa pena è stata chiesta anche per l'ex sindaco di Sestu, Luciano Taccori, e per l'allora consigliere comunale Paolo Cau, entrambi di Forza Italia. Contestata l'aggravante del metodo mafioso per presunti legami con i clan camorristici dei Casalesi e D'Alessandro, il pm ha poi chiesto 8 anni per Nicola Fontana, di Casapesenna, A. F., di Napoli, Bartolomeo Piccolo, di Casapesenna, e Antonino Di Martino, di Piano di Sorrento. Sei anni, invece, per Gilda Piccolo, di Casapesenna, Alessandra Coronella, di Aversa, Rosa Garofalo, di Casapesenna, Angela Miccio, e Luisa Di Martino, di Vico Equense. Infine, richiesta di non doversi procedere per avvenuta prescrizione nei confronti di Rosa Fontana, di Casapesenna, di Luciano Passariello, di Napoli e Salvatore Venturino.

La vicenda processuale è scaturita dalla vendita di un terreno a Villasimius da parte della società Turicost - nella quale Cicu e l'allora sindaco di Sestu sarebbero stati soci occulti di Cau - a una cordata di imprenditori campani che poi ha realizzato il villaggio turistico S'Incantu, successivamente sequestrato in via cautelare dalla Direzione distrettuale antimafia. A margine della sua requisitoria il pm Secci ha chiesto la confisca di tutti i beni sigillati.

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