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Cronaca Gioia Sannitica

Chiusa l'indagine sul sindaco a pochi giorni dalla fine del suo mandato

La Procura archivia, lui esulta e si toglie qualche sassolino dalla scarpa

“Oggi è stata posta la parola fine su una triste vicenda che mi ha visto coinvolto in questi anni”. Così il sindaco uscente di Gioia Sannitica Michelangelo Raccio, a pochi giorni dalla fine del suo mandato (il 26 maggio si vota ma lui non sarà ricandidato) l’archiviazione definitiva della sua posizione nell’inchiesta “Assopigliatutto”.

“Ho sempre avuto fiducia nell'operato della magistratura e la mia onestà è venuta fuori in tutta la sua limpidezza, in tutta la sua trasparenza, in tutta la sua forza - ha aggiunto - Ho sempre agito sotto l'egida di valori morali inopinabili, tramandati dalla mia famiglia e dalle persone perbene della mia comunità. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini e mi hanno sostenuto credendo sempre, senza alcuna flessione, nella mia onestà e nel mio dare l'anima per i miei concittadini. Ringrazio anche quelli che hanno preso le distanze da me, perché mi hanno fatto capire di che pasta siano fatti alcuni uomini".

Il sindaco non manca di togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa: "Ringrazio quelli che attraverso esposti anonimi e letterine hanno fatto in modo che il mio nome fosse coinvolto in queste vicende e hanno provato a gettare fango sull'Amministrazione comunale; si tratta semplicemente di denigratori e calunniatori di professione abituati a macchinare nell'ombra parlando sottovoce, sibilando nelle orecchie della gente, insinuando dubbi ammantati da false certezze. Sono stati bravi in quest'arte che, bisogna ammetterlo, necessità di una certa vocazione e di una certa esperienza. Li ringrazio perché con le loro azioni hanno fatto in modo che il mio operato venisse analizzato fin nel profondo: ogni atto compiuto, ogni messaggio, ogni conversazione telefonica, ogni file dei miei computer, pubblici e privati, è stato analizzato. Il mio comportamento è stato sempre irreprensibile e ispirato alla rettitudine che deve contraddistinguere un onesto uomo delle Istituzioni dedito solo al bene della propria comunità. Questo è l'esempio che dono ai miei figli e a tutta la comunità "pulita", che ho l'onore e il pregio di rappresentare: un nome di onestà e correttezza. Io l'onestà la pratico, non la predico. Auguro a tutti quelli che a vario titolo sono coinvolti in questa brutta vicenda di poter dimostrare le loro ragioni e la correttezza del loro operato”. 

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