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Cronaca Grazzanise

"La Sia serviva ad evitare sequestri", il maresciallo inguaia gli Orsi

De Santis sentito al processo e la Dda chiama Di Nardi a testimoniare

"La Sia serviva da schermo per i fratelli Orsi per continuare ad operare nel settore dei rifiuti ed evitare la sottoposizione a misura patrimoniale". Queste le parole del maresciallo De Santis, comandante della stazione carabinieri di Grazzanise, che è stato ascoltato nel processo che vede alla sbarra Sergio ed Adolfo Orsi, rispettivamente fratello e nipote di Michele Orsi ucciso in un agguato di camorra, Antonio Mone di Alife, Enzo Papa, ex poliziotto di Grazzanise, Francesco Salzano ed Ugo Di Puorto, questi ultimi due accusati di estorsione.

De Santis ha ricostruito la genesi dell'indagine partita dall'arresto di Benito Natale per la vicenda dell'appalto truccato, da circa 3 milioni, per i lavori del collettore fognario di Grazzanise. "Natale era un soggetto a noi noto dal 2006 quando vennero esplosi alcuni colpi di pistola contro la sua auto. Poi venne denunciato da una ragazza che si stava interessando alla gestione di un bene confiscato a Francesco Schiavone Sandokan per conto di Libera".

Nel 2016 Natale venne arrestato per la vicenda del collettore fognario: "Andò a minacciare il capo pro tempore dell'Ufficio Tecnico del Comune insieme ad Armando Diana", parente di Elio Diana cognato del boss dei Casalesi Francesco Schiavone detto Cicciariello. Dopo l'arresto Natale inizò a collaborare con la giustizia e racconta degli affari della Sia, una società che aveva come soci l'ex poliziotto Enzo Papa ed Antonio Mone e che si occupava del noleggio di veicoli per la raccolta rifiuti. Secondo la ricostruzione degli inquirenti nella Sia - di cui Natale si definisce "socio occulto" - sarebbero confluiti i mezzi della Flora Ambiente, società riconducibile proprio agli Orsi, per evitare sequestri anche se "gli Orsi non compaiono formalmente nella Sia".

"Abbiamo accertato prima di tutto l'esistenza della Flora Ambiente - ha proseguito il maresciallo dei carabinieri - Società di cui Sergio e Michele Orsi erano proprietari. La Flora Ambiente nel 2000 entra a far parte del Consorzio Eco4". Nel 2012 Benito Natale viene fermato dai carabinieri di Capua per una presunta estorsione ai danni della Dhi dell'imprenditore Alberto Di Nardi (che la Procura Antimafia vuole sentire nel processo). "In quell'occasione Natale parla della Sia che aveva noleggiato mezzi a Di Nardi", circostanza riscontrata dal rinvenimento presso la sede della Dhi di un preventivo e di fatture pagate. 

La Sia nasce nel 2006 ma dal 2008 al 2011 non dichiara redditi: "Una situazione non rosea", ha detto il pm della Dda Alessandro D'Alessio. Fino a quando non entrano gli Orsi, nel 2010, con "i veicoli della Flora Ambiente che transitano in blocco nella Sia". I carabinieri hanno acquisito anche una cessione di un ramo d'azienda della Flora Ambiente alla Sia, sottoscritto dinanzi ad un notaio "da Adolfo Orsi ed Enzo Papa", ha confermato De Santis. 

Successivamente ci si adoperò per recuperare i mezzi della Flora Ambiente custoditi in due depositi, a Grazzanise e Falciano del Massico. E per il recupero scesero in campo gli affiliati del clan dei Casalesi, Francesco Salzano e Ugo Di Puorto, "elementi legati alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi", che recuperano i camion per la raccolta rifiuti ed evitano il pagamento del servizio di custodia, "80mila euro per il deposito di Falciano del Massico e 30mila euro per quello di Grazzanise", ha concluso il maresciallo.

Il processo è stato rinviato per il prosieguo dell'istruttoria dibattimentale. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Giuseppe Stellato, Rocco Trombetti, Paolo Raimondo e Francesco Parente


 

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